L’Israel Museum di Gerusalemme ospiterà a partire da oggi tre bronzi dell’imperatore Adriano.
Le tre teste di bronzo che ritraggono l’imperatore differiscono leggermente tra loro. Una appartiene alla collezione del Museo ed è stata rinvenuta a nord di Israele, un’altra arriverà dal British Museum ed è stata trovata al fondo del fiume Tamigi, l’ultima è del Louvre di Parigi.
Adriano ha governato l’Impero romano dal 117 al 138 d.C. Gli storici lo ricordano come uno degli imperatori più saggi e virtuosi. Porta il suo nome il “Vallo” che ancora segna il confine tra Inghilterra e Scozia, una fortificazione in pietra che all’epoca serviva a difendere i confini settentrionali dell’impero. Oggi, quel che ne è rimasto è un monumento patrimonio dell’Unesco dal 1987.
Non ha lasciato un bel ricordo, invece, nella memoria ebraica. Per gli ebrei era un feroce dittatore, responsabile della repressione della rivolta di Bar Kochba nel 135 (Terza Guerra giudaica), che ha causato il massacro di migliaia di ebrei. Adriano, inoltre, aveva vietato la circoncisione e cambiato il nome della Giudea in Syria Palaestina, oltre ad aver trasformato Gerusalemme (già distrutta da Tito nel 70 d.C.) in città pagana cambiandole il nome in Aelia Capitolina proprio in seguito alla terza guerra giudaica.
I tre bronzi esposti da oggi all’Israel Museum rappresentano un autentico patrimonio dal punto di vista artistico: sono gli unici ad essere sopravvissuti nei secoli, a differenza delle tante raffigurazioni marmoree dello stesso imperatore.
L’esposizione fa parte di un progetto di più ampio raggio dell’Israel Museum: esporre i propri reperti assieme ad altri provenienti da ogni parte del mondo.
I tre bronzi di Adriano saranno esposti fino a giugno 2016.