“Questa mattina insieme a Pietro Bussolati segretario metropolitano del Partito Democratico di Milano ho depositato presso la questura di Milano una denuncia contro coloro che nel corso della manifestazione svoltasi a Milano il 9 Dicembre scorso, in Piazza Cavour, promossa dall’Associazione Palestinesi in Italia, hanno urlato slogan di incitazione alla violenza contro gli ebrei, come testimoniato dall’articolo e dal video pubblicati da Giulio Meotti de Il Foglio, cui va il mio ringraziamento, slogan che sono gli stessi utilizzati in medio oriente da Hamas, Hezbollah e Jihad islamica e che fanno riferimento al massacro degli ebrei di Khalibar attuato dall’esercito guidato da Maometto.
In democrazia c’è spazio per le critiche politiche a chiunque. Non c’è spazio per l’antisemitismo di qualsiasi matrice e per l’incitamento al massacro e alla morte degli ebrei o di chiunque. Non può essere consentito di manifestare per l’uccisione di qualcuno. Ma c’è di più, l’inquinamento antisemita di matrice islamica, delle rivendicazioni politiche dei palestinesi, in Italia, è di una gravità e pericolosità assoluta. Ringrazio la Polizia di Stato che dal primo momento è al lavoro su questo grave episodio.”
Con queste parole, scritte sulla sua pagina facebook, il deputato Emanuele Fiano del Partito Democratico ha annunciato di aver denunciato i manifestanti che si sono resi responsabili delle vergognose minacce di stampo antisemita urlate durante il corteo del 9 dicembre a Milano, in piazza Cavour. I manifestanti, che contestavano la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele, avevano scandito otto volte “Khaybar, Khaybar ya yahud, jaish Muhammad saya’ud” (Khaybar, Khaybar, o ebrei, l’armata di Maometto ritornerà), slogan minaccioso usato anche da organizzazioni terroristiche come Hamas ed Hezbollah, al pari del gettonato “Itbah Al-Yahud” (morte agli ebrei).
Il riferimento a Khaybar riguarda la vittoria militare di Maometto nel 629 d.C., anno in cui i musulmani hanno conquistato l’oasi di Khaybar, all’epoca abitata prevalentemente da ebrei.
Il giornalista Giulio Meotti, del Foglio, aveva documentato l’episodio pubblicando un video.