L’Informale nasce nel novembre del 2015 allo scopo di fornire al pubblico una serie di contributi qualificati sulla situazione geopolitica mediorientale, con una attenzione specifica rivolta nei confronti di Israele.
In questi nove anni di attività il nostro quotidiano online ha acquisito forza e credibilità anche in virtù degli interventi di studiosi, commentatori e autori noti a livello internazionale come Bat Ye’or, Daniel Pipes, Georges Bensoussan, Benny Morris, Mordechai Kedar, Richard Millet, Robert Spencer, Matthias Küntzel e altri.
Ogni giorno, con cadenza regolare, informiamo i nostri lettori su quanto accade in Israele relativamente alla politica interna e a quella estera, e in modo particolare lo stiamo facendo dal 7 ottobre, a seguito dell’eccidio perpetrato da Hamas, il maggiore nei confronti di ebrei dal dopo guerra a oggi.
Alla iniziale e fugace solidarietà nei confronti di Israele è seguita velocemente una esplosione di antisemitismo come non è mai avvenuta con nessuna delle guerre precedenti combattute dallo Stato ebraico, tutte guerre di difesa, come questa.
Prepotentemente sono riaffiorati i più inossidabili feticci antisemiti, tra i quali quelli del popolo vendicativo e sanguinario con una preferenza per l’uccisione dei bambini, a dimostrazione che l’antisemitismo è una patologia culturale inestirpabile.
Questo non significa che bisogna rassegnarsi, tutt’altro, esso va combattuto e smascherato. Noi lo facciamo con i nostri mezzi, e lo faremo sempre. A chi vorrà affiancarci in questa battaglia chiediamo un contributo come sostegno e incoraggiamento per il lavoro che svolgiamo e continueremo a svolgere.
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