Sulla presunta non rappresentanza di Hamas relativamente al “popolo palestinese”, abbiamo già scritto https://www.linformale.eu/il-prodotto-di-una-societa-malata/.
La realtà, naturalmente è ben diversa come dimostrano due sondaggi recenti, uno effettuato il mese scorso dal Palestinian Center for Policy and Survey Research, secondo cui circa tre su quattro arabi sotto l’Autorità Palestinese ritengono che l’attacco di Hamas del 7 ottobre sia giusto. Tra di loro, l’organizzazione terroristica di Gaza gode del 72% di popolarità mentre il suo leader Yaha Sinwar, del 69%.
L’altro sondaggio, con una maggiore estensione, lo ha commissionato l’Arab Center for Research and Policy Studies, un think thank con sede in Qatar, avendo intervistato un campione di arabi provenienti da diverse realtà geografiche, e da cui è emerso che solo il 5% degli intervistati si è detto contrario all’eccidio del 7 ottobre.
In merito agli arabi palestinesi residenti in Cisgiordania il sondaggio qatariota ha evidenziato che il 59,3 % appoggia in modo convinto l’eccidio mentre il 15,7% lo appoggia più moderatamente.
L’evidenza dei dati è schiacciante.
Hamas rappresenta cospicuamente il “popolo palestinese” e si candida, dopo il 7 ottobre, a essere la forza più rilevante come è emerso dall’articolo pubblicato in arabo da Bassem Naim, membro del politiburo di Hamas nel quale scrive: “Non è più accettabile per i membri e per l’ideologia principale della leadership dell’Autorità Palestinese il cui piano politico è fallito clamorosamente lasciandoci con problemi nazionali e catastrofi, di continuare a guidare l’arena palestinese affermando la propria legittimità, come se questa leadership fosse un decreto del fato inesorabile”.
È una candidatura chiaramente confermata dai sondaggi in corso.
L’idea che Gaza sia stata sequestrata nel 2007 da degli estremisti è fantasiosa quanto quella di reputare che i circa 80 milioni di tedeschi che nel ’39 si votarono al Terzo Reich, lo fecero contro la loro volontà.