Pubblichiamo una testimonianza di Andrea Orsini
Una mia amica, appena rientrata da Israele, mi racconta questo curioso episodio.
Sul volo di ritorno si trova seduta di fianco a un sacerdote, che con i suoi parrocchiani sta tornando da un pellegrinaggio in Terra Santa. Il prete è simpatico ed espansivo, e i due cominciano a chiacchierare.
Lei (italo-israeliana) gli chiede le sue impressioni su Israele. Lui esprime apprezzamento, ma dice che alcune cose non lo hanno convinto. “Per esempio – spiega il religioso – non mi è piaciuto il fatto che per entrare nel Tempio di Gerusalemme ci abbiano obbligato a toglierci tutti i simboli religiosi, crocifissi ecc, e addirittura il velo alle suore”.
La mia amica – piuttosto stupita – al principio non capì cosa intendesse come “entrare nel Tempio di Gerusalemme” (come è noto, è stato distrutto dai Romani nel 70 d.c.), poi capì che si riferiva alla cosiddetta “spianata delle Moschee”, o “Monte del Tempio”, che sorge sul luogo dove sorgeva il Tempio di Salomone (sopra il cosiddetto “muro del Pianto”). La spianata delle moschee è un luogo che i musulmani considerano sacro (Maometto avrebbe deciso, per qualche sua ragione che ignoro, di salire al Cielo proprio da lì). E spesso i visitatori non musulmani sono fatto oggetto di segni di ostilità o di aggressioni dai devoti seguaci del profeta. Sono successi più volte gravi incidenti quando esponenti del governi israeliano hanno deciso di recarvisi.
Evidentemente visto il clima di questi giorni, la guida avrà ritenuto più prudente suggerire (o qualcuno avrà ordinato) di togliere tutti i simboli religiosi, per non “provocare” i musulmani (che gestiscono il sito).
Solo che l’accompagnatore ha dato loro una spiegazione “fantasiosa”: l’ordine di togliere i simboli religiosi cristiani sarebbe venuto dallo Stato Ebraico, trattandosi del “Tempio di Gerusalemme”.
Che intolleranti questi ebrei! Come umiliano i cristiani!
Questa è l’informazione che danno ai pellegrini, e questo racconteranno scandalizzati ad amici e parenti al ritorno in Italia.
Insomma, un modo originale per diffamare Israele.
(Inutile dire che gli israeliani non si sono mai sognati di stabilire nulla del genere e anzi sono piuttosto indifferenti a quello che succede sulla spianata. Agli ebrei più ortodossi non è neppure concesso metterci piede, perchè il luogo del Tempio è stato profanato e non purificato. All’ingresso ci sono severi avvisi in più lingue fatti affiggere dal Rabbinato. Però le guide che accompagnano i gruppi religiosi di solito sono palestinesi cristiani, ed hanno opinioni nettamente anti-israeliane, sulla base delle quali cercano in ogni modo di orientare i pellegrini).