L’IDF sta lavorando per combattere la minaccia dei tunnel di Gaza, che è la prima nella lista delle priorità dell’esercito. Sono stati schierati quasi 100 veicoli di ingegneria militare al confine per individuare e distruggere i cunicoli di Hamas in Israele, come ha riferito il capo di stato maggiore dell’IDF Gadi Eisenkot.
Martedì scorso, parlando durante un evento commemorativo dedicato all’ex capo di stato maggiore Amnon Lipkin-Shahak, Eisenkot ha detto che un’operazione ad ampio raggio a Gaza non è nei progetti.
“Coloro che non conoscono la realtà del territorio chiedono una nuova Operazione Difensiva Shield”, ha detto, facendo riferimento all’operazione anti-terrorismo israeliana in Cisgiordania nel 2002. “Chi conosce la realtà sa che una Shield 2 non è proponibile in questa situazione”.
Eisenkot è cauto circa la possibilità di un attacco preventivo a Gaza, sostenendo che l’opzione è stata “oggetto di discussione nelle sede idonee alla discussione”.
Egli ha inoltre dichiarato che l’esercito sta facendo molto per combattere la minaccia dei tunnel, ma che gran parte di ciò che si sta facendo sia stato nascosto al pubblico. Ha parlato di “funzionalità avanzate”, che gli esperti ritengono possa riferirsi allo sviluppo di un sistema di rilevamento dei tunnel.
Eisenkot ha aggiunto che è fondamentale distinguere i terroristi dai palestinesi innocenti, in modo che questi ultimi sian in grado di “costruirsi una vita e avere speranza. C’è un chiaro interesse di Israele, al di là della questione etica, nel risolvere il problema economico dei palestinesi”.
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