Lettere al giornale

Due pesi due misure

A seguito delle dichiarazioni di Roberto Jarach, Presidente del Memoriale della Shoah di Milano, il quale ha pubblicamente rimproverato Walker Meghnagi, Presidente della Comunità ebraica di Milano per avere deciso di non fare partecipare quest’ultima all’evento pubbblico organizzato dal Comune a commemorazione della Giornata della Memoria, riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento di Emanuel Segre Amar.

[N.d.r]

Caro Roberto,

Dopo quattro anni ti scrivo nuovamente ma questa volta ho deciso di farlo pubblicamente visto che le tue dichiarazioni sono pubbliche; allora criticavo Gabriele Nissim e la sua associazione Gariwo, e oggi potrei aggiungere molte parole a conferma di quelle di allora.

Ma oggi ti scrivo per dirti che esprimo la mia totale solidarietà a Walker Meghnagi e mi dispiace enormemente che la “sinistra ebraica milanese” lo abbia attaccato pubblicamente dimenticando che “i panni sporchi…”, ammesso che siano sporchi. Al contrario sono lindi e per questo plaudo Walker come Presidente prima che come amico.

Ma non vi rendete conto, tu, nel tuo ruolo di Presidente del Memoriale e Milo Hasbani, in quello di vicepresidente UCEI, di che cosa sta succedendo nel mondo? Non avete letto l’articolo del Wall Street Journal ripreso da Il Foglio il quale riporta che il 50% della popolazione del mondo è antisemita?

E nonostante ciò tu, come Presidente del Memoriale, consenti che al Memoriale venga presentato il libro di un odiatore di Israele, l’influencer Lorenzo Tosa. Non solo non ti opponi al suo invito ma ti fai fotografare con lui che, su Facebook, ha pubblicato diversi post accusando Israele di genocidio? Post che ti sono stati inviati prima che il suo libro fosse presentato al Memoriale. La fortuna ha voluto che presenti all’incontro con questo odiatore di Israele fossero pochi.

Curioso che accusi Walker di non essere collegiale nel decidere quando non hai tenuto minimamente conto delle numerose riserve che ti sono state comunicate in merito all’opportunità di invitare al Memoriale un odiatore di Israele.

Vedi, sulla parete del Memoriale sta scritta la giusta parola (se riferita ad allora): INDIFFERENZA, ma tutta la sinistra occidentale è colpevole oggi per la propria indifferenza di fronte alla maggioranza delle guerre che insanguinano il mondo (oltre 130) prima del 7 ottobre e ancor più dopo, per concentrarsi con insistenza solo sulla guerra difensiva di Israele.

Walker, come Presidente della Comunità ebraica di Milano ha deciso coraggiosamente di rompere il muro di ipocrisia eretto intorno alla retorica ormai insostenibile del  “mai più” che è ormai diventato soltanto un mero artificio retorico.

Shalom

Emanuel Segre Amar

Presidente del Gruppo Sionistico Piemontese

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