“No Tav ovunque”, una scritta a rivendicare un tentato sabotaggio contro un cantiere. Tutto normale o quasi, non fosse che il cantiere in questione con l’Alta Velocità c’entra davvero poco: si tratta del cantiere del Memoriale della Shoah a Bologna, un’opera voluta e finanziata dalla comunità ebraica. Il monumento sarà inaugurato il prossimo 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria.
Come riporta Repubblica:
L’allarme è scattato il primo gennaio scorso, poco prima delle sette del mattino. A lanciarlo una guardia giurata che passando lungo via Carracci, accanto al cantiere, ha notato dei bagliori provenienti dalla fiancata di una piccola gru. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che si sono trovati di fronte ad una scena piuttosto esplicita. Attaccato a uno pneumatico e collegato alla bocchetta del serbatoio del mezzo da lavoro pendeva un treccia di stoffa che stava bruciando lentamente e che avrebbe dovuto appiccare il fuoco sfruttando il gasolio contenuto dal sollevatore. Un innesco piazzato solo pochi momenti prima e che non ha sortito l’effetto sperato dagli attentatori solo grazie all’intervento dei pompieri. Su un muro, a pochi metri di distanza, la scritta con la quale si voleva rivendicare il cesto: “No Tav, qui e ovunque”. Una frase riconducibile agli anarchici che hanno marchiato la “A” di Tav proprio con il classico cerchio.
Semplice errore? Confusione di cantieri? O movente antisemita/antisionista dei No Tav? A questo dovranno rispondere gli inquirenti.
Foto: Repubblica