A Gerusalemme, il sindaco Nir Barkat ha presentato un piano per eliminare tutte le operazioni dell’UNRWA dalla capitale e iniziare a fornire servizi municipali completi ai residenti di Shuafat, dove l’UNRWA gestisce scuole e cliniche senza il permesso di Israele.
La mossa di Gerusalemme segue una decisione degli Stati Uniti di tagliare gli aiuti all’UNRWA perché è un’organizzazione che prolunga il problema dei rifugiati invece di agire per risolverlo.
Arutz Sheva ha parlato con Bassam Eid, attivista per i diritti umani che indaga da anni sulle scuole e le istituzioni dell’UNRWA, rappresentando le censurate voci arabe palestinesi che da anni stanno lottando sotto l’UNRWA, Hamas e l’Autorità palestinese.
“Ho detto per anni che l’UNRWA è diventato parte del problema e non parte della soluzione”, ha detto Eid. “Per 70 anni, l’UNRWA ha gestito gli affari dei rifugiati palestinesi e in settanta anni non è riuscita a ridurre o a risolvere il problema. Io sono interessato a continuare a gestire la questione dei rifugiati palestinesi e appoggio la decisione di Trump di tagliare i fondi all’UNRWA”, ha detto Bassem Eid, aggiungendo che “il 65% dei fondi UNRWA è destinato a stipendi e affitti di edifici e uffici, salari di $ 25.000 al mese e veicoli di lusso. Voglio che questa organizzazione chiuda in modo che i suoi dipendenti siano disoccupati e diventino rifugiati essi stessi”.
Eid ha anche criticato l’educazione fornita nelle scuole dell’UNRWA. “Ho lavorato in diverse scuole dell’UNRWA nei territori e in Giordania, e i bambini tra i 9 e i 10 vogliono essere uccisi e uccidere gli ebrei e liberare il loro popolo”.
“Ho chiesto: “Chi vi ha insegnato tutto questo?” e loro mi hanno risposto che era ciò che stavano imparando nelle scuole. Ho chiesto agli insegnanti delle scuole UNRWA in Giordania se ai bambini fosse stato insegnato a farsi saltare in aria e ad essere uccisi, e mi hanno risposto: “In quale altro modo potranno liberare la terra dall’occupazione israeliana?””
“L’UNRWA ne è consapevole e la comunità internazionale sa che tutti le scuole dell’UNRWA sono pieni di odio e indottrinamento. La comunità internazionale intanto continua a iniettare fondi perché è contro Israele”.
Per quanto riguarda la soluzione necessaria il giorno dopo che gli USA hanno tagliato il budget dell’UNRWA, Eid ha detto che la prossima missione del presidente americano sarà davvero quella di condurre un processo collettivo in cui Giordania, Siria e Libano, i paesi in cui si trovano gran parte dei rifugiati arabo palestinesi “Dovranno riconoscerli come cittadini, concedere loro documenti di identità e passaporti, consentire una gestione della vita normale e distruggere i campi profughi in questi paesi”.
Secondo Bassem Eid, Trump, come un uomo d’affari che vuole vedere una soluzione reale per il suo popolo, sa che una sovvenzione di duecento miliardi di dollari in un paese come la Giordania convincerà a impegnarsi per distruggere i campi profughi e fornire una vera soluzione per i bisogni dei rifugiati nei loro territori.
“È così che si risolve il problema”, ha detto, ipotizzando che Trump farà un passo significativo verso un futuro accordo di pace.
“I genitori sono ostaggi dell’UNRWA”, dice Eid, riferendosi alle lezioni nelle istituzioni educative dell’UNRWA. “Non hanno altro posto dove guadagnarsi da vivere, quindi l’UNRWA continua a tenerli come ostaggi e così rafforza il suo potere”.
Quanto a lui, non ha paura per la sua vita e il suo benessere quando esprime ferme posizioni contro l’UNRWA, contro Hamas e contro la AP (Autorità Palestinese)? “Mi sento molto più al sicuro nei territori che negli Stati Uniti”, ha detto Eid. “Negli Stati Uniti, nelle università sono stato minacciato da teppisti arabi e palestinesi, imperversavano ovunque andassi. Ciò che mi dà forza è che so che la maggior parte dei palestinesi è d’accordo con le mie opinioni: non possono però aprire la bocca e dire ad alta voce che mi sostengono”.
Bassem Eid conclude dicendo che: “Se il mondo occidentale, che difende i diritti umani e la democrazia, non interverrà in ciò che sta accadendo con ANP (Autorità Nazionale Palestinese) e Hamas, i palestinesi non otterranno mai regole democratiche”.
(Traduzione di Diego Ibrahim Manca)
Articolo originale in lingua inglese su Arutz Sheva