Il bilancio iniziale provvisorio, secondo i media spagnoli, è stato di almeno due morti e venti feriti.
Non ci sono dubbi sulla matrice dell’attentato: la polizia spagnola ha già riferito che si tratta di terrorismo.
Il terrorista a bordo del furgone bianco si è schiantato contro uno dei chioschi che si trovano sul marciapiede che separa le corsie della Rambla destinate alle auto ed è fuggito a piedi.
La zona è stata immediatamente circondata dai Mossos d’Esquadra, la polizia catalana. Tante le ambulanze accorse sul posto immediatamente dopo l’attacco. Chiuse anche le stazioni della metropolitana.
In serata il conteggio dei morti è salito a 13.
Gli arrestati sono due. Non sono stati ancora diffusi i nomi, ma almeno uno di loro è di origine maghrebina. Un terzo terrorista è morto poco dopo le 20 in una sparatoria avvenuta a Sant Just Desvern, cittadina a pochi chilometri da Barcellona. Il documento consegnato dalla persona che ha affittato il furgone dell’attentato è intestato a un certo Driss Oukabir, ma forse il vero colpevole è il fratello diciottenne Moussa che gli avrebbe rubato i documenti di identità.