Non c’è alcun dubbio: quelle bottiglie sono state prodotte in Israele. Non c’è bisogno di codici a barre, marchi ed etichette, c’è la bandiera di Israele sui tappi. L’iniziativa provocatoria è di una vineria delle Alture del Golan, che ha deciso di rispondere così alle nuove linee guida approvate dalla Commissione Europea per l’etichettatura dei prodotti dei territori occupati da Israele fin dal 1967.
La bandiera israeliana, con i caratteristici colori bianco e azzurri e la stella di David in bella mostra, sarà stampata sui tappi di tutte le bottiglie di vini di uva Chardonnay destinate ad essere esportate in Europa, per replicare alle “minacce di boicottaggio europee” dei prodotti israeliani che vengono fabbricati al di là dei confini della cosiddetta “Linea Verde”, la linea armistiziale risalente agli accordi d’armistizio arabo-israeliani del 1949 fra Israele e i Paesi arabi.
“Siamo orgogliosi della nostra bandiera nazionale e speriamo che altre cantine seguano il nostro esempio” ha detto Yoav Levy, promotore dell’iniziativa e titolare della vineria di Kidmat Zvi, insediamento sulle Alture del Golan.