L’Anp, suffragando con queste tesi la candidatura di Barghuti, ha infatti citato la risoluzione 3236/1974 del Consiglio di Sicurezza Onu, che riconosce al popolo palestinese la possibilità di « recuperare i propri diritti con tutti i mezzi».
In quella risoluzione ci sarebbe anche la clausola «purché siano conformi agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite», ma l’Anp prova a fare finta di nulla. Inutile specificare che l’Onu sia contraria all’uccisione di qualsiasi civile. Con questa mossa, l’Anp e Abu Mazen provano a rubare consensi ad Hamas, sempre in nome dell’odio anti-israeliano.
In questi giorni è stato anche celebrato con feste solenni l’anniversario di un attentato di 14 anni fa, costato la vita a sei israeliani. In quell’occasione una donna, Andalib Takatka, si era fatta esplodere, diventando un’eroina per il popolo palestinese. Stessa sorte per la dodicenne Dima, tornata nei territori palestinesi dopo due mesi in un carcere minorile israeliano: è stata accolta tra mille onori per il grande merito di aver tentato di accoltellare un israeliano. A Gaza, invece, è stata inaugurata nella piazza principale una riproduzione dell’autobus israeliano fatto esplodere qualche giorno fa a Gerusalemme. Hamas ha salutato l’inaugurazione con il monito «il popolo palestinese non ha rinunciato all’opzione della resistenza armata»