Gli studenti dell’Università di Edimburgo hanno trovato e denunciato un manifesto affisso nel campus, che sostiene che l’Olocausto sia un’invenzione ebraica progettata a scopo di lucro. L’Università ha aperto un’inchiesta per far luce su chi abbia messo il poster.
Il manifesto cita il famoso nemico di Israele Norman Finkelstein, i cui genitori sono sopravvissuti ai campi di concentramento di Auschwitz e di Lublino/Majdanek, suggerendo che l’Olocausto sia stato “la più grande rapina nella storia del genere umano” e che gran parte di ciò che sappiamo sui terribili eventi sia “una sciocchezza, se non pura e semplice frode”.
Si cita anche un sito negazionista sull’Olocausto, invitando i “gentili signori” a visitarlo.
La studentessa ebrea Noa Cohen, vice presidente della Israeli Engagement Society, ha scritto sul giornale studentesco The Tab: “Questo spaventoso manifesto dimostra chiaramente che l’antisemitismo sia un problema di Edimburgo ed è tempo che l’EUSA [Associazione Studentesca dell’Università di Edimburgo] e la dirigenza dell’università prendano sul serio le preoccupazioni che abbiamo esposto per mesi”.
“Siamo ad un punto di svolta in cui il fanatismo si manifesta ancora più vistosamente rispetto a prima, e questo mi fa preoccupare per la sicurezza di me stessa e degli altri studenti ebrei. L’autore deve essere trovato e sottoposto ad azione disciplinare il più presto possibile, in quanto questi episodi non devono aver luogo nel nostro campus “.
Il poster è stato notato da Imogen Wilson, vice presidente EUSA per gli affari accademici, che ha pubblicato la foto su Twitter:
L’antisemitismo è stato uno degli argomenti più discussi fra gli studenti negli ultimi giorni, a causa anche dell’elezione di un presunto antisemita come presidente del National Union of Students (NUS) proprio questa settimana. I delegati alla conferenza del NUS sono stati criticati per avere applaudito la proposta di non commemorare il Giorno della Memoria quest’anno. Fra quelli che hanno criticato questa proposta c’era anche la stessa Imogen Wilson, che era presente. La mozione per commemorare l’olocausto fu poi approvata dai presenti nella stessa giornata.
Un portavoce della Students Union University di Edimburgo ha condannato i manifesti e ha confermato che l’Università ha aperto un’inchiesta per far luce su chi li abbia affissi, rivelando: “E stato portato alla nostra attenzione che un certo numero di manifesti negazionisti siano stati visti nel campus. L’EUSA condanna fermamente questo e non tollera l’antisemitismo. La questione è stata sollevata all’Università, che ha avviato un’indagine.”