Islam e radicalismo islamico

Il collettore di Hamas in Italia e l’intervento di Washington

Durante la manifestazione pro-palestinese tenutasi sabato 9 novembre a Milano, il presidente dell’Associazione Palestinesi in Italia e dell’ABSPP, Mohammad Hannoun, ha applaudito e promosso le violenze nei confronti dei tifosi israeliani ad Amsterdam, dopo la partita tra Ajax e Maccabi Tel Aviv: 

Per cominciare mandiamo un applauso ai giovani di Amsterdam. Un applauso a tutti i giovani, ragazzi e ragazze, che hanno dato una lezione”.  Queste le sue parole. 

Pochi giorni dopo sono arrivati i provvedimenti nei suoi confronti da parte della Polizia di Stato, ovvero una denuncia per istigazione a delinquere e il foglio di via da Milano, dove Hannoun non potrà più mettere piede. 

A inizio ottobre 2024, Hannoun era stato sanzionato dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e indicato come membro e finanziatore di Hamas. 

Nel comunicato del Dipartimento del Tesoro si legge: 

Mohammad Hannoun (Hannoun) è un membro di Hamas con sede in Italia che ha fondato la Charity Association of Solidarity with the Palestinian People, o Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (ABSPP), un ente di beneficenza fittizio situato in Italia che apparentemente raccoglie fondi per scopi umanitari, ma in realtà aiuta a finanziare l’ala militare di Hamas. Come dirigente dell’ABSPP, Hannoun ha inviato denaro a organizzazioni controllate da Hamas almeno dal 2018. Ha sollecitato finanziamenti per Hamas con alti funzionari di Hamas e ha inviato almeno 4 milioni di dollari ad Hamas in un periodo di 10 anni”.

E ancora:  

Hannoun e ABSPP sono stati designati per aver materialmente assistito, sponsorizzato o fornito supporto finanziario, materiale o tecnologico, oppure beni o servizi a sostegno di Hamas”. 

Hannoun non è nuovo a tali vicissitudini visto che nel 2021, dopo diverse segnalazioni all’Antiriciclaggio, l’Unicredit sospese l’operatività sui conti dell’ABSPP per una serie di anomalie: dalla mancata iscrizione al registro dell’Agenzia delle Entrate alla massiccia movimentazione di contante, in alcuni casi a soggetti iscritti nelle black list dei database europei. Nel dicembre 2023 anche Poste Italiane aveva chiuso il proprio rapporto con l’associazione. Subito dopo erano stati PayPal ed altri operatori tra cui Visa, Mastercard e American Express a bloccare le transazioni intestate alla sua associazione. Le autorità israeliane avevano inoltre chiesto a quelle italiane di provvedere con il sequestro dei fondi di Hannoun in quanto indicati come ricompensa per le famiglie degli attentatori suicidi di Hamas. 

In seguito alla chiusura dei conti bancari, Hannoun aveva chiesto ai suoi sostenitori di consegnare direttamente denaro contante presso le rispettive sedi della sua associazione (a Roma, Milano e Genova) tant’è che una troupe dell’Inkiesta si era recata presso la sede romana a Centocelle per testare il nuovo “metodo Hannoun” e aveva lasciato un’offerta senza ricevuta e alcun controllo. 

Tramite donazioni in contanti è però difficile raccogliere grosse somme e dunque nel febbraio del 2024 Hannoun lanciava una nuova iniziativa, un convoglio per Gaza, sostenuto da Alfredo Maiolese (presidente della European Muslim League) e da Modestino Preziosi (testimonial e garante dell’iniziativa con tanto di IBAN), un ex maratoneta e guardia privataNel frattempo emergeva una nuova associazione benefica onlus pubblicizzata da Hannoun sui social e denominata “Cupola d’Oro”, con un nuovo IBAN. Le autorità israeliane avevano più volte chiesto a quelle italiane di intervenire sulle attività finanziarie di Hannoun ed ora è intervenuto anche il Dipartimento del Tesoro americano. 

In aggiunta, sempre ad ottobre 2024, la European Leadership Network (Elnet) ha pubblicato un dossier su Hamas in Europa dedicando la parte italiana proprio a Hannoun e soci (tra cui Suleiman Hijazi, Raed Dawoud e Raed al Salahat), nonchè esponendo i collegamenti tra Hannoun ed altri soggetti attivi negli altri Paesi europei e indicati come legati a Hamas; tra questi, anche alcuni che rientrano nelle recenti sanzioni di Washington. 

Non bisogna inoltre dimenticare che da anni girano foto di Hannoun ritratto assieme al defunto leader di Hamas, Ismail Hanyeh, ucciso ad agosto a Teheran e Khaled Meshaal, a capo dell’ufficio per la diaspora dell’organizzazione terrorista palestinese. 

Appena tre giorni dopo l’eccidio del 7 ottobre 2023, durante una manifestazione pro-palestinese nei pressi di Piazza Duomo a Milano, Hannoun aveva dichiarato ai microfoni di Rai 3 che l’attacco di Hamas era “legittima difesa” e a gennaio 2024 aveva anche glorificato su Facebook Yahya Ayyash e Saleh al-Arouri, due terroristi di Hamas eliminati da Israele. Ayyash è stato l’ideatore degli attentati ai mezzi di trasporto pubblico israeliano negli anni ’90, mentre al-Arouri era il liaison di Hamas con Teheran. 

L’intervento di Washington nei confronti di Hannoun ha un notevole peso e sarà ora interessante osservarne gli sviluppi. 

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