Israele e Medio Oriente

Sinwar non c’è più, Hamas non gli è molto distante

L’IDF ha ucciso Yahya Sinwar. Un anno e 10 giorni dopo l’eccidio di innocenti israeliani da parte di Hamas, la mente dietro l’attacco è stata dichiarata morta. Sui social media, si possono vedere foto che sembrano mostrare il suo cadavere, disteso tra le macerie, coperto di polvere, con la testa piena di fori. E questo descrive più o meno le attuali condizioni di Hamas.

Alcuni critici della strategia israeliana sostengono che Israele non può distruggere Hamas. Non puoi uccidere un’ideologia, dicono. Ed è troppo difficile sconfiggere un’organizzazione terroristica non statale. È un gioco dell’acchiappa la talpa. Bene, quando colpisci tutte le talpe, vinci la partita. E Israele ha polverizzato il labirinto sotterraneo di Hamas, smantellato o incapacitato i suoi battaglioni, ucciso migliaia di suoi combattenti, soffocato le sue rotte di contrabbando e fatto fuori i suoi leader, il più importante dei quali è Sinwar. Ciò costituisce la vittoria israeliana? No, non ancora. Ci sono altri combattimenti in arrivo. Ma è così che la vittoria assume il suo sembiante. Ed è così che si distrugge il nemico.

Tutto ciò significa anche che la residualità di Hamas potrebbe ritrovarsi senza i fondi iraniani che avrebbe usato per cercare di ricostituire l’organizzazione in futuro. Il regime in Iran ha speso miliardi di dollari per i suoi delegati terroristi. Questo è stato un buon investimento per decenni, consentendo a Teheran di proiettare il proprio potere all’estero e attaccare Israele senza che l’Iran si esponesse. Ma i mullah non possono essere contenti guardando l’attuale stato di Hamas (e sempre più di Hezbollah). Il guadagno dell’Iran sul suo investimento negli eserciti per procura sta rapidamente svanendo. E con Israele in procinto di portare la lotta direttamente al regime, l’Iran ha bisogno di ridistribuire le proprie risorse.

Quindi, in questo momento, chi vuole prendere il posto di Sinwar? Israele ha eliminato il leader di Hamas Ismael Haniyeh a luglio. La corona è poi passata a Sinwar, e ora è morto. La lista dei membri anziani di Hamas uccisi da Israele è lunga e si allunga di giorno in giorno. Lo stesso, piuttosto all’improvviso, vale per i ranghi più alti di Hezbollah. Non ci sono molti candidati per assumere il ruolo della prossima talpa da colpire. Soprattutto se significa essere colpiti per una causa in rovina con una forza combattente di riserva e in rovina. Non sarà facile reclutare nuovi membri per quanto resta di Hamas.

Ma che dire dei sostenitori di Hamas qui negli Stati Uniti? Sono ancora “esaltati” dall’attacco del 7 ottobre? Pensano ancora che sia stato un “dono di Allah al mondo”? Che “la Palestina non è mai stata così a portata di mano”? Sono soddisfatti di quanto Hamas ha fatto per la popolazione di Gaza? E pensano ancora di essere dalla parte vincente contro Israele? Anche se ora riconoscono il fallimento strategico di Hamas, senza dubbio ne sostengono ancora gli obiettivi. E sono il tipo di nemico che è davvero difficile da sconfiggere perché non puoi distruggere l’imbecillità morale. Il 7 ottobre 2023, Sinwar si è assicurato la sua stessa fine e quella della sua mostruosa organizzazione. Ma i jihadisti risvegliati dell’Occidente vivranno per twittare un altro giorno.

Ed ecco un pensiero per l’Amministrazione Biden. Gli Stati Uniti hanno recentemente minacciato di sospendere le spedizioni di armi a Israele per le preoccupazioni circa l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza. Il più grande dono in aiuti umanitari mai ricevuto dalla popolazione di Gaza è stata l’uccisione di Yahya Sinwar da parte di Israele. La sua morte e la distruzione di Hamas non garantiscono in alcun modo che un giorno i palestinesi saranno in grado di prosperare in libertà. Ma finché lui era al comando, sarebbe stato del tutto impossibile. E se Israele avesse ascoltato le richieste dell’Amministrazione Biden per un cessate il fuoco, questo massiccio pacchetto di aiuti non sarebbe mai stato consegnato. Accetti la vittoria, signor Presidente.

Traduzione di Niram Ferretti

https://www.commentary.org/abe-greenwald/sinwar-is-gone-hamas-isnt-far-behind/

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