Editoriali

Una facile profezia

Poco più di un mese fa, qui, sul L’Informale (https://www.linformale.eu/il-doppio-standard-dellamministrazione-biden-nei-confronti-di-israele-parte-ii) avevamo duramente criticato la politica dell’Amministrazione Biden nei confronti di Israele. Tale politica ci sembrava molto ostile e pericolosa anche se ammantata di finta amicizia e rispetto per un paese alleato, anzi, l’unico paese veramente alleato degli USA in Medio Oriente.

In un punto della nostra analisi, in merito all’accordo marittimo tra Israele e Libano “mediato dagli USA, scrivevamo: «…una osservazione è doverosa farla: l’accordo non parla di una società specifica ma solamente di “società internazionale di estrazione non inserita nella lista di società sotto embargo internazionale”. La convinzione del governo Lapid è che sarà una società francese, americana o italiana a ottenere la licenza. Ma se il governo libanese sotto ricatto permanente di Hezbollah fosse costretto a cedere la licenza a una società qatariota o peggio iraniana? Sì, questo è possibile perché le società petrolifere iraniane NON sono sotto embargo internazionale ma solamente sotto embargo americano. Quindi si potrebbe verificare il caso in cui gli iraniani siano autorizzati a portare navi e attrezzature a pochi chilometri dalla costa israeliana. Infine se l’Iran o il Qatar decidessero di non pagare le royalties?».   

E’ notizia di queste ore, come riportato dal Jerusalem Post (https://www.jpost.com/middle-east/article-730223), che il Qatar è entrato a fare parte del consorzio – assieme ad ENI e Total – che si occuperà dell’estrazione del gas del giacimento Qana che si trova a cavallo delle zone economiche esclusive di Israele e Libano. Per ora la società QatarEnergy ha acquisito il 30% del consorzio e non si sa se in futuro aumenterà la sua quota di partecipazione fino a detenerne la quota di maggioranza. Questo fatto è di enorme importanza per Israele per diversi aspetti, vediamo di illustrare quali sono i principali: 1. Israele e Qatar non hanno piene relazioni diplomatiche in quanto il Qatar non riconosce Israele. Dalle prime informazioni trapelate si apprende che la società QatarEnergy ha acquistato il 30% del Blocco 9 cioè proprio quello del giacimento Qana. Quindi, in futuro, potrà iniziare le operazioni di esplorazione e trivellazione a pochi chilometri dalle coste israeliane. 2. E’ noto a tutti che in Libano non si muove nulla se non ha l’avvallo di Hezbollah. Se l’organizzazione terroristica di Nasrallah imponesse a questa società di non pagare a Israele le royalties concordate nell’accordo voluto dall’Amministrazione Biden, cosa succederà? Israele minaccerà il Libano e bloccherà l’estrazione? Avendo tutto il mondo contro sarà molto difficile perché verrà senz’altro accusato di “affamare” il disastrato paese dei cedri. 3. Se Hezbollah decidesse di imporre alla QatarEnergy di imbarcare dei propri operativi per spiare Israele e armare la piattaforma di estrazione per poter attaccare le navi israeliane? Verrà concessa ad Israele la possibilità di attaccare una piattaforma civile anche se in mano ai terroristi? Improbabile, perché i tecnici presenti verrebbero utilizzati come scudi umani. 4. Se nel tempo, come avevamo ipotizzato, ai qatarioti si sostituissero gli iraniani? Anche questo è nel novero delle possibilità visto che le società iraniane non sono sotto embargo internazionale e quindi potrebbero farlo. Oggi questa possibilità sembra alquanto remota ma se tra alcuni mesi o tra un anno o due si dovesse scoprire che il giacimento Qana non è economicamente vantaggioso ed estrarre non sia redditizio, potrebbe essere ceduto agli iraniani che lo utilizzerebbero semplicemente come una piattaforma avanzata per spiare, o peggio, per attaccare Israele da una posizione strategica. 

Oggi queste ipotesi sembrano lontane e irrealizzabili, intanto però un paese poco amico di Israele – il Qatar – che da decenni finanzia, generosamente, il terrorismo palestinese, e la disinformazione e la delegittimazione tramite AlJazeera è a pochi chilometri dalla costa di Israele con il pieno avvallo di Hezbollah. Vedremo cosa riserverà il futuro ma i dubbi che sussistevano in merito a questo accordo si sono solo ulteriormente rafforzati.  

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