Islam e Islamismo

Erdogan abolisce l’immunità: parlamentari curdi rischiano arresto

Continua la deriva autoritaria e islamista della Turchia di Erdogan. E’ notizia di ieri l’abolizione dell’immunità parlamentare per i deputati sotto inchiesta. Al di là del fatto che in virtù di questa nuova norma 138 parlamentari rischiano l’arresto, il provvedimento va letto in chiave perlopiù anti-curda, in quanto 50 su 59 parlamentari curdi sono indagati poiché colpevoli di aver difeso il loro popolo dagli attacchi dell’esercito regolare turco. Tra i parlamentari del Partito Democratico del Popolo (HDP) che potrebbero essere arrestati, spicca il giovane presidente del partito, Selahattin Demirtaş, che ha ben 75 procedimenti aperti a suo carico. L’isolamento dei curdi è tangibile, soprattutto a causa del silenzio europeo. Angela Merkel si è detta “preoccupata” per questa nuova norma e ha promesso che ne avrebbe parlato con Erdogan durante il prossimo incontro previsto lunedì, ma la sudditanza della Germania nei confronti della Turchia è ormai palese.
A spaventare è anche l’iter di approvazione: un emendamento costituzionale proposto dal partito di governo Akp e dal presidente Erdogan, votato da una maggioranza superiore ai 2/3 del parlamento. Si sono espressi a favore anche il partito nazionalista di opposizione Mhp e alcuni deputati socialdemocratici. Essendo stata votata da 367 deputati su 550, la nuova norma non dovrà passare attraverso un referendum per essere approvata definitivamente.

I parlamentari curdi sotto inchiesta sono accusati di terrorismo e di aver appoggiato attivamente il Pkk. Erdogan da tempo auspicava la rimozione dell’immunità per i deputati curdi, tant’è che ha potuto parlare di “vittoria storica”. L’opposizione, in primis quella filo-curda, che rischia di rimanere falcidiata dagli arresti accusa inoltre il governo di esercitare un controllo diretto sulla magistratura, soprattutto in seguito a una contestata riforma della giustizia approvata nel 2014 che, secondo l’opposizione, ha posto il Consiglio Supremo dei Giudici (il Csm turco) e l’Accademia della Magistratura sotto il controllo diretto del Ministero della Giustizia, annullando di fatto la separazione tra i poteri dello Stato. In effetti il potere giudiziario si è accanito particolarmente contro gli avversari di Erdogan, in primis giornalisti, con una impressionante escalation negli ultimi mesi.
Messi sotto inchiesta la maggior parte dei parlamentari curdi, filo-curdi e di opposizione, l’ultimo tassello restava proprio l’abolizione dell’immunità parlamentare. Che ora è arrivata, senza dover attendere il responso popolare del referendum.

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