Mossad e IDF

Yonatan, 44 anni, l’eroe israeliano che ha evitato una strage

Yonatan Azarihab, 44 anni, israeliano. E’ stato lui a porre fine alla follia omicida di ieri a Petah Tikva, dieci chilometri da Tel Aviv. Avrebbe potuto essere l’ennesima carneficina della sanguinosa giornata di ieri in Israele, ma il terrorista si è imbattuto in Yonatan, ebreo ortodosso in quel momento intento a raccogliere soldi per una missione umanitaria.
Il giovane palestinese l’ha accoltellato ripetutamente, conficcandogli un coltello nel collo. Yonatan si è rifugiato all’interno di un’enoteca, il cui titolare ha cercato di aiutarlo ma è stato a sua volta assalito dal terrorista. A quel punto è uscito dal locale, è riuscito ad estrarre il coltello dal suo stesso corpo e con quello ha colpito il palestinese, uccidendolo. E salvando la vita a se stesso, al gestore dell’enoteca e probabilmente anche ad altre persone.

Sono stati tre, in tutto, gli attacchi di ieri, una delle giornate peggiori dall’inizio dell’Intifada dei coltelli. A Giaffa, sobborgo marino di Tel Aviv, un ventiduenne palestinese ha accoltellato i passanti sul lungomare, cercando di ucciderne il più possibile: un turista americano, Taylor Force di 28 anni, è morto, dieci le persone ferite tra cui due russi.
Le violenze sono continuate anche stamattina: due palestinesi hanno sparato in due luoghi diversi di Gerusalemme, ferendo gravemente un automobilista. Entrambi sono stati abbattuti dalle forze di sicurezza israeliane.

Fonte: La Stampa

 

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