Continua imperterrita ed incessante la campagna del movimento Bds, Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni, contro Israele.
Il movimento antisionista si sta sviluppando negli ambienti accademici, ed è nelle città universitarie e più in generale nelle grandi città che sta trovando un certo humus fertile, complice anche l’attivismo dei centri sociali e di certe associazioni e Ong.
Oltre agli appelli, le raccolte firme, i contenuti sui social network, abbastanza pericolosa e a quanto pare efficace è la propaganda tramite manifesti e volantini.
A Torino si possono trovare tanti manifesti contro Israele, pieni di inesattezze, stereotipi, vere e proprie menzogne o anche solo luoghi comuni. Eppure, efficaci dal punto di vista della comunicazione, anche per i soliti slogan di impatto.
Proprio per questo motivo, il Centro Mondiale per lo Studio dell’antisemitismo, con sede a Gerusalemme, ha deciso di raccogliere e studiare questi manifesti, invitando chiunque si imbatta a fotografarli e inviarli.
A Torino, dicevamo, i manifesti Bds sono riapparsi
Due esempi. Nel primo, si millantano e ipotizzano improbabili complicità tra il TorinoDanza Festival e Israele. Nel secondo viene associata la bandiera di Israele al concetto di apartheid, secondo uno dei più diffusi, abusati ma anche riusciti luoghi comuni degli antisionisti.
La macchina della propaganda non si ferma.