Donald Trump si è fatto sentire. Via Tweet, come ama comunicare il nuovo presidente eletto con un annuncio dal sapore di D day :
“Non possiamo permettere che Israele venga continuamente trattato con un tale totale disprezzo. Erano abituati ad avere un grande amico negli Stati Uniti, ma ora non più. L’inizio della fine è stato il terribile negoziato iraniano e ora l’ONU.
Resta forte Israele. Il 20 di gennaio sta arrivando in fretta”.
Il suo messaggio è un inequivocabile disconoscimento della Risoluzione 2344, una delle peggiori mai votate contro Israele. Si tratta ora di vedere se il prossimo presidente degli Stati Uniti, il quale ha più volte manifestato la sua vicinanza a Israele e l’intenzione di dare un nuovo assetto alla gestione del conflitto arabo-israeliano, manterrà il proprio impegno.
Spostare l’ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme, e intervenire sull’ONU, da decenni ormai una fabbrica di risoluzioni antiisraeliane, dovrebbero essere due dei primi passi da compiere nella direzione giusta.