Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Quarantacinque anni dopo, a Monaco è eretto il Memoriale per ricordare gli atleti israeliani uccisi

Quarantacinque anni dopo la strage delle Olimpiadi estive di Monaco 1972, costata la vita ad undici atleti israeliani, nella capitale della Baviera è stato inaugurato un monumento dedicato alle vittime.
“Volevamo restituire alle vittime la loro identità agli occhi del pubblico” ha detto il ministro della cultura bavarese Ludwig Spaenle ai media locali. Il monumento è costato 2,35 milioni di euro. A finanziarlo sono stati principalmente lo Stato della Baviera, il governo federale tedesco, la città di Monaco e il Comitato Olimpico Internazionale.
Finora, a ricordare l’orribile strage perpetrata da un commando di Settembre Nero c’erano solo una scultura e una targa. Il progetto del nuovo memoriale era stato annunciato già nel 2013.

Il nuovo memoriale documenta “lo spargimento di sangue che ha bagnato quella che doveva essere una celebrazione gioiosa dello sport”.  Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione insieme al presidente della repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier e al presidente israeliano Reuven Rivlin. Lo stesso Lauder ha commentato “è deplorevole che ci sia voluto quasi mezzo secolo dal momento più triste della storia olimpica per arrivare a questo memoriale” ma ha lodato il governo tedesco per il suo “ruolo in questo tributo significativo”.
Ha anche affermato che la vita degli ebrei è migliorata in Europa negli ultimi 80 anni, nonostante un recente aumento dell’antisemitismo e dell’antisionismo. “Dobbiamo anche essere incoraggiati dal fatto che tanti governi europei sono vigili nella difesa di Israele e di tutti i loro cittadini, ebrei e non ebrei” ha aggiunto.

“L’atto terroristico del 1972 non è stato solo contro Israele, non solo contro gli ebrei”, ha dichiarato invece Charlotte Knobloch, presidente della comunità ebraica dell’Alta Baviera e di Monaco, “È stato un attacco a tutti noi, all’ideale olimpico, alla visione della libertà e della pace per tutti gli esseri umani”.
Knobloch ha anche ringraziato Spaenle per il suo “impegno eccezionale” nella realizzazione di un memoriale “che dona alle vittime un volto, racconta le loro vite, le ricorda” e ha ammonito di non dare mai per scontate la vita, la libertà e la democrazia.

A partecipare alla cerimonia di inaugurazione anche Ankie Spitzer, che aveva 26 anni quando ha perso il marito, il coach e maestro scherma Andre Spitzer. La vedova ha detto a radio Deutschlandfunk che non poteva accettare il fatto che suo marito sia stato ucciso brutalmente e “nessuno lo ricorda. Ci sono voluti 45 anni, ma non sono dispiaciuta per il lungo e solitario viaggio che ci ha portato fino ad oggi. Questo è ciò che volevo”.

Foto e galleria fotografica AP

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