Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Propaganda propal in Vaticano

Bisogna davvero essere moderati e angeli della pace come Abu Mazen, per dire quello che il premio Nobel per la Pace 2011, Karman Tawakkol, (senza dimenticare mai lo stesso premio conferito al lord of terror Yasser Arafat nel 1994) ha detto l’11 maggio in Vaticano, alla presenza, tra gli altri, del cardinale Mauro Gambetti, organizzatore della manifestazione #Be Human in vista del Giubileo 2025.

Nihil sub sole novum, si intende. A Gaza sarebbe in corso una pulizia etnica insieme a un genocidio, ed è necessario “portare gli Stati Uniti dalla parte giusta della storia”, senza specificare se si intenda Hamas, anche se alla Tawakkol deve essere sfuggito che l’Amministrazione Biden sta da tempo facendo di tutto per avvantaggiare il gruppo jihadista costola palestinese della Fratellanza Musulmana a cui, nella sua declinazione yemenita, appartiene anche la Tawakkol.

La sua appassionata difesa delle donne morte a Gaza in questi giorni, è stata necessariamente omissiva riguardo alle altre donne, quelle israeliane, stuprate e uccise il 7 ottobre, ma si sa, quando si perora la pace, e la parte giusta della storia, non si possono menzionare le vittime nemiche.

È intervenuta l’Ambasciata di Israele, stigmatizzando il discorso come flagrantemente antisemita, ma che sia avvenuto in Vaticano, sede apostolica dove sarebbe assai opportuno che l’antisemitismo mascherato da antisionismo non avesse domicilio, di questi tempi non sorprende, come ha dovuto amaramente constatare poco tempo fa Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma.http://www.linformale.eu/la-chiarezza-necessaria/.

 

 

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