Se è vero che i viaggi aiutano a capire, l’esperienza di Francesco Migliaccio in Israele e nei territori palestinesi è stata senz’altro formativa. Il giovane torinese ha deciso di non tenerla solo per sé, condividendola prima con i suoi amici e poi con una platea più ampia di lettori. “Primavera breve. Viaggio tra i labili confini di Israele e Palestina” è infatti un vero e proprio reportage epistolare, una raccolta di lettere scritte ad amici durante il lungo viaggio. Ora queste lettere sono diventate un libro, consultabile da tutti, utile per rivivere le esperienze di Francesco Migliaccio ed anche per formarsi un’idea sulla situazione israelo-palestinese.
Sia ben chiara una cosa: “Primavera breve” è un libro che deve essere letto con la mente libera, senza preconcetti e idee precostituite. Il rischio di tirare l’autore per la giacchetta, facendogli dire solo ciò che vogliamo leggere e interpretandolo in malafede, è tutt’altro che remoto.
Migliaccio non è un tifoso, anche se si può intuire che abbia delle idee di partenza sul perdurante conflitto arabo-israeliano e le conseguenze politiche e sociali. Idee che metterà in discussione durante il suo viaggio, rielaborandole e anche, perché no?, correggendole.
Il viaggio di Migliaccio inizia in una fattoria di Zippori, cittadina alle porte del comune arabo di Nazaret. Il giovane lavorerà per un mese, ospite di una famiglia ebrea con cui stringe forte amicizia, scoprendo i dubbi e l’estrema autocritica del mondo ebraico in Israele. Si sposta poi a Gerusalemme e Ramallah, venendo quindi a contatto con il mondo arabo palestinese. Si nota subito la differenza: i dubbi e l’autocritica israeliana spariscono, sostituiti dalla certezza araba di essere dalla parte della ragione.
Sarà un elemento centrale del libro, che contribuirà alla formazione dell’autore. Migliaccio, per pura curiosità, si convince addirittura a trascorrere due settimane in una colonia israeliana.
Un viaggio nato per scoprire gli ulivi del Mediterraneo e della valle del Giordano, ma che alla fine rivelerà tante altre cose, sia dal punto di vista paesaggistico che politico. Una continua scoperta e un continuo crollo di quelle che sembravano certezze acquisite.
Un libro senza dubbio da leggere. Consigliato, anche per chi partendo da posizioni sioniste (come si presume buona parte dei lettori de L’Informale) potrebbe faticare a digerire certe critiche nei confronti di Israele, soprattutto nella prima parte del libro.
“Primavera breve – viaggio tra i labili confini di Israele e Palestina”
di: Francesco Migliaccio
Monitor edizioni
Prezzo: 15 euro
183 pagine
Dove trovarlo sicuramente:
NAPOLI
Dante & Descartes, piazza del Gesù, 14
Perditempo, vico San Pietro a Maiella, 8
Ubik, via Benedetto Croce, 28
L’Ibrido, via Nilo, 29
Mondadori Fuorigrotta, piazzale Tecchio, 10
Io ci sto, via Cimarosa, 20
LaterzAgorà (presso: teatro Bellini), via conte di Ruvo, 14
La Feltrinelli, piazza Garibaldi / stazione centrale
ROMA
Blutopia, via del Pigneto, 116
TORINO
Linea 451, via Santa Giulia, 40/a
Libreria Bodoni/Spazio B, via Carlo Alberto 41
Libreria Trebisonda, via Sant’Anselmo 22
MILANO
Libreria Utopia, via Marsala, 2
Libreria Calusca, via Conchetta, 18
Libreria Hoepli, via Hoepli, 5
Libreria Don Durito cs Cantiere, via Monte Rosa, 84
BOLOGNA
Modo Infoshop, via Mascarella, 24
BORDIGHERA (IM)
Amico Libro, Via Vittorio Emanuele II, 30