Le proteste della comunità ebraica di Roma hanno convinto l’ANPI ad annullare la presentazione del libro “anti-sionista” dal titolo “Sionismo. Il vero nemico degli ebrei”, la cui location avrebbe dovuto essere la sezione ANPI don Pappagallo.
“Appena appresa la notizia della presentazione del libro antisionista, abbiamo immediatamente stabilito di non dare seguito all’iniziativa in accordo con la sezione ANPI don Pappagallo perché non in linea con i valori ed i principi dell’Anpi che rifiutano qualsiasi forma di razzismo ed antisemitismo”, ha fatto sapere il presidente dell’Anpi di Roma, Ernesto Nassi.
“Siamo vicini alla comunità ebraica con la quale abbiamo condiviso tante iniziative. Per quanto riguarda le attività dell’Anpi di Roma, ricordiamo che tutte le nostre iniziative sono pubblicate e consultabili nel nostro blog”.
L’annuncio dato sulla pagina facebook dell’ANPI di Roma ha però toccato qualche nervo scoperto e provocato commenti “dissidenti”
Quando si parla di Israele ed ebrei, una certa sinistra, Anpi compresa, è destinata ad andare in corto circuito.
I valori “antifascisti” che non dovrebbero essere negoziabili si scontrano con la tentazione terzomondista di additare Israele come simbolo, anzi fomentatore, dell’occidente cattivo, capitalista, razzista, islamofobo e “sostenitore dell’Apartheid” (niente di meno!).
Non è raro che la retorica antifascista sull’olocausto sia usata contro Israele e gli ebrei di oggi.
In questo caso, l’ANPI è andata completamente in tilt è ha tentato di correre tardivamente ai ripari.
Si capirà il prossimo 25 aprile da che parte starà: con la Brigata Ebraica o con le bandiere della Palestina?
Non si accettano scommesse.
