“Liberare la Palestina”, da cosa? Non ci vuole molta fantasia, dagli israeliani, quella “specie” di ebrei che, dal 1948 in poi invece di farsi condurre come pecore al macello, combatterono contro gli Stati arabi che volevano portare a compimento l’opera di annichilimento ebraico che Hitler aveva perseguito in Europa.
Se Montgomery non avesse fermato l’avanzata di Rommel in Nord Africa, la distruzione dello Yishuv, la comunità ebraica costituitosi in Palestina, difficilmente si sarebbe potuta evitare.
Come sottolinea Matthias Küntzel nel suo ultimo libro: “Era la volontà esplicita di Hitler di espandere il programma di assassinio di massa conosciuto come ‘soluzione finale’ ai circa 700,000 ebrei del Nord Africa e del Medio Oriente”. http://www.linformale.eu/antisemitismo-la-radice-del-problema-intervista-a-matthias-kuntzel/
Quello che non fu in grado di fare Hitler in Medio Oriente, cercarono di eseguirlo gli eserciti arabi appena Israele dichiarò la propria indipendenza, e poi di nuovo cercarono di farlo nel 1967 e poi di nuovo nel 1973.
Ciò nonostante, nel 1967, la Giordania, quando occupò i territori della Giudea e Samaria che il Mandato Britannico per la Palestina aveva assegnato agli ebrei nel 1922, si sbrigò a renderlo judenfrei, e la stessa cosa fece a Gerusalemme est. Ebrei cacciati, sinagoghe distrutte, al cui posto furono messe delle latrine, l’importante era liberare.
Fallito il compito di “liberare” la Palestina in virtù degli eserciti si pensò quindi di riconvertire l’opera attraverso varie sigle terroristiche, tra cui l’OLP diventò quella dominante, fino a quando, con la crescita di Hamas, l’organizzazione terrorista di Arafat dovette contendere il basto del comando con la formazione integralista jihadista fondata dal pio Ahmed Yassin.
Il pregio di Hamas rispetto all’OLP è l’intenzionalità programmatica esplicita. La “liberazione” della Palestina è intesa in senso hitleriano come liberazione territoriale dagli ebrei, come recita senza fronzoli lo Statuto del 1988, documento politico-teologico mai abrogato, in cui viene citato un celebre hadit di Maometto, in base al quale, in una prospettiva escatologica, non potrà darsi Giorno del Giudizio se prima gli ebrei non verranno eliminati.
“Dal fiume al mare Palestina libera” recita lo slogan tanto in voga nei cortei pro-palestinesi, zeppi di utili idioti, di antisemiti coriacei e di musulmani pro Hamas, libera dagli ebrei, ovviamente, e da chi se no?