La “Kristallnacht” è stato il più grave atto di odio antisemita perpetrato dal regime nazista tedesco prima della Seconda Guerra Mondiale. La notte tra il 9 e 10 novembre 1938, quindicesimo anniversario del fallito colpo di Stato di Adolf Hitler meglio ricordato come “Putsch di Monaco”, il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels ha autorizzato la distruzione di 267 sinagoghe e circa 7.500 aziende e attività commerciali gestite da ebrei. A farne le spese non sono state solamente le vetrine distrutte dei negozi, come suggerisce il nome di scherno “notte dei cristalli”, ma anche le sinagoghe date alle fiamme e soprattutto le persone che si trovavano all’interno degli appartamenti, degli uffici e dei negozi distrutti e saccheggiati: 91 le vittime ufficiali secondo la propaganda nazista, quasi duecento le persone davvero uccise in meno di 24 ore. Circa 26.000 ebrei in quegli stessi giorni sono stati deportati nei campi di concentramento.
Passanti davanti ad un negozio ebreo distrutto durante la notte dei cristalli (Foto BPK)
Sinagoga di Bielefeld in fiamme (foto BPK)
Sinagoga di Rostock in fiamme (foto BPK)
Il movente, o per meglio dire la scusa, scatenante la follia è stato il ferimento del diplomatico tedesco Ernst vom Rath da parte del diciassettenne rifugiato ebreo polacco Herschel Grynszpan, che il 7 novembre 1938 sparò al politico nazista davanti all’ambasciata tedesca di Parigi, ferendolo gravemente e cagionandone la morte due giorni dopo.
La sera stessa iniziarono le prime rappresaglie, culminate nei danneggiamenti di alcune sinagoghe e nei primi progrom in alcune località tedesche.
Il giorno dell’anniversario del Putsch, Goebbels incolpò tutti gli ebrei per la morte di vom Rath, facendo sapere che il partito non avrebbe ostacolato eventuali azioni riconducibili all’odio antisemita, pur non organizzandole. In realtà le rappresaglie dei due giorni precedenti erano già state attuate dagli uomini delle SS (le squadre di protezione naziste) e delle SA (le squadre d’assalto naziste) in borghese. Gli inviti al boicottaggio degli ebrei da parte del partito nazista risalivano al 1933, mentre le leggi razziali di Norimberga erano già state emanate nel 1935, ben tre anni prima.
Il discorso di Goebbels a Monaco di Baviera, dove il Ministro della Propaganda si trovava con Adolf Hitler e gli altri funzionari nazisti per celebrare l’anniversario del fallito colpo di Stato, ha dato di fatto il via alla Notte dei Cristalli: i progrom, gli incendi e le devastazioni sono durati fino al mattino del 10 novembre, molti i casi di stupri e di sevizie. In alcune città le violenze sono continuate fino al pomeriggio inoltrato. Il 10 novembre Gestapo ed SS arrestarono i circa 26.000 ebrei immediatamente deportati nei campi di concentramento di Buchenwald, Dachau e Sachsenhaunsen.