In Francia non accenna a fermarsi l’escalation di aggressioni e omicidi con movente antisemita. L’ultimo episodio è forse il più grave di questi ultimi anni, perché a morire nell’incendio che ha distrutto l’appartamento parigino in cui viveva è stata Mireille Knoll, ottantacinquenne sopravvissuta alla Shoah.
Nel luglio 1942, quando era una bambina di 10 anni, Mireille era riuscita a sfuggire al rastrellamento del Velodromo d’inverno, durante il quale erano stati arrestati e rinchiusi nella struttura circa 13.000 ebrei francesi in attesa di essere deportati nei campi di sterminio nazisti. La bambina aveva sfruttato il passaporto brasiliano della madre per sfuggire ad un atroce destino.
Rimasta in Francia per tutti questi anni, ad 85 anni Mireille Knoll ha dovuto fare i conti con il riacutizzarsi del sentimento antisemita nella capitale parigina. E’ stata accoltellata più volte prima di essere bruciata da un suo vicino di casa di 29 anni ed un complice.
Mireille Knoll aveva più volte denunciato l’uomo, un musulmano osservante, sentendosi presa di mira e perseguitata. Non è servito a salvarle la vita.
L’atroce omicidio ricorda quello altrettanto crudele di Lucie Sarah Halimi, una donna di 66 anni, ebrea, uccisa da un vicino di casa musulmano sempre a Parigi. Un orribile fatto di cronaca avvenuto meno di un anno fa, che aveva destato scalpore anche per l’omonimia tra la donna e Ilan Hamini, il giovane ebreo di origini francesi rapito e torturato a morte per giorni da una banda di islamisti undici anni prima.
Mireille, Lucie e Ilan non sono le uniche vittime ebree dell’odio antisemita che si sta diffondendo pericolosamente in Francia. Nel gennaio 2016 è stato ucciso un consigliere comunale ebreo nella cittadina di Créteil, recentemente si sono verificate due aggressioni in pochi giorni nei confronti di ragazzini ebrei a Sarcelles e una bambina ebrea di 14 mesi è stata addirittura ustionata in provincia di Lione, senza dimenticare la strage nella scuola ebraica di Tolosa nel 2012 e al supermercato kosher di Parigi due giorni dopo il Charlie Hebdo.
Per l’omicidio di Mireille Knoll ci sono due uomini in stato di fermo. Gli inquirenti non hanno alcun dubbio sul movente antisemita.
E’ emerso che la vittima poco tempo fa aveva denunciato il vicino di casa che l’aveva minacciata, promettendole che le avrebbe bruciato la casa. E’ uno dei due fermati, il suo nome è Yassine. L’altro fermato è un ventenne senza fissa dimora, che per ora ha negato ogni addebito accusando Yassine di aver pugnalato la donna urlando “Allah Akbar”. Non sarebbe la prima volta, in Francia e non solo, che antisemitismo e islamismo convergono.
Mireille Knoll, malata di Parkinson da tempo, è stata pugnalata undici volte prima di essere travolta dalle fiamme che hanno devastato l’intero appartamento in cui viveva.