Al Senato della Repubblica d’Irlanda è stata discussa in questi giorni una proposta di legge per bandire i beni israeliani prodotti nei territori contesi. Un vero e proprio boicottaggio ben al di là delle etichettature separate per le merci provenienti dagli insediamenti situati oltre le linee armistiziali, imposte da una recente normativa dell’Ue.
In base alla legge in discussione, sarebbe stato addirittura previsto il carcere per chiunque, a vario titolo, avesse permesso l’ingresso in territorio irlandese alla merce di quel tipo.
Un provvedimento che, fortunatamente, ha scatenato un putiferio e forti critiche nella stessa Irlanda. La proposta di legge è stata ritirata e posticipata a data da definirsi su richiesta del Ministro degli Esteri, Simon Coveney del partito Fine Gael.
La firmataria è una senatrice indipendente che fa parte del Civil Engagement Group, l’equivalente del “Gruppo Misto” del parlamento italiano: si chiama Frances Black ed è la cantante del gruppo musicale “The Black Family” nonché nota attivista filopalestinese. La proposta di legge della senatrice Black non ha trovato adesioni né all’interno del suo stesso gruppo né tra i senatori del partito di governo di centrodestra Fine Gael, che anzi si è dichiarato apertamente contrario esattamente come il ministro Coveney. Contrario anche il principale partito di opposizione, il partito repubblicano Fianna Fàil, secondo il quale sarebbe preferibile un’azione a livello europeo.
Dure le critiche alla proposta di legge della senatrice Black, che secondo alcuni analisti e giornalisti irlandesi avrebbe contrastato anche con l’attività delle aziende USA in Irlanda (Xerox, Hertz, Ingersoll Rand, Facebook, Google ecc) che si sarebbero trovate nell’imbarazzante situazione di dover convivere con la nuova legge irlandese e la legislazione Usa che invece vieta il boicottaggio dei prodotti israeliani.
La società civile irlandese non è rimasta con le mani in mano: l’associazione “Ireland for Israel” ha avviato una campagna contro la proposta di legge della senatrice Black e tanti irlandesi hanno aderito a vario titolo.
Anche una petizione pubblica sottoscritta da migliaia di cittadini irlandesi per dire No al boicottaggio dei prodotti israeliani provenienti dai territori contesi è stata sottoposta ai senatori prima della discussione e del voto.