Ci siamo più volte lamentati della scarsa attendibilità e della troppa faziosità dei media italiani nel trattare le vicende del Medio Oriente. Abbiamo sempre pensato alla malafede, ma evidentemente si cela anche una certa ignoranza, persino geografica, di quella parte di mondo così ricca di avvenimenti e scenari.
L’Ansa e la Gazzetta del Mezzogiorno ieri hanno voluto abbandonarsi al romanticismo, pubblicando la foto di un tramonto della città di Hebron.
Ebbene, Hebron è una grande città, conta poco più di 200.000 abitanti, situata a circa 30 km a sud di Gerusalemme, lungo i dorsali dei Monti della Giudea. Fa parte, territorialmente, della Cisgiordania, altrimenti detta West Bank. Spesso si parla di Hebron, nelle cronache, perché è teatro di aspre conflittualità, ospitando anche un migliaio di ebrei nell’antico quartiere ebraico. Alla periferia di Hebron c’è invece l’insediamento israeliano di Qiryat Arba.
In base a quanto stabilito dal Protocollo di Hebron, stipulato nel gennaio del 1997, una parte della città (circa il 20%) è sotto il controllo dell’esercito israeliano, il resto è sotto l’autorità dell’ANP. Impossibile non parlare di Hebron, per chi si occupa di Medio Oriente. Prima o poi qualcosa succede. Ed è altrettanto impossibile non sapere dove sia.
L’Ansa e La Gazzetta del Mezzogiorno collocano invece la città nella “Striscia di Gaza”. Eloquente il titolo: “Il Tramonto di Hebron, nella Striscia di Gaza”.
Già, la Striscia di Gaza, quella parte di terra che costeggia il mar Mediterraneo, governata da Hamas e reclamata dall’ANP come parte integrante dello “Stato di Palestina”. E riconosciuta come tale dall’Onu. Senza dubbio al centro del conflitto israelo-palestinese, come Hebron, ma non ha nulla a che vedere con la West Bank.
Tra Hebron e la Striscia di Gaza ci sono poco più 60 km di distanza, quasi interamente di territorio israeliano.