La rivolta delle donne che hanno protestato contro le dichiarazioni dell’Imam di Segrate, secondo cui alle musulmane italiane non dovrebbe essere permesso di andare in bici, ha decisamente commosso il web. Musulmane da ogni parte d’Italia hanno optato per una pedalata dimostrativa, con l’intenzione di proporre un messaggio forte e chiaro: quell’Imam non rappresenta l’Islam, è una testa calda e ha parlato a titolo personale.
Il fatto che le donne musulmane, in bicicletta con il velo, non fossero più di una sessantina e fossero in ogni caso meno degli agenti delle forze dell’ordine schierate a loro protezione, non ha per nulla convinto commentatori, opinionisti e giornalisti a riflettere sul tema: davvero le musulmane sono libere di andare in bicicletta in Italia, senza condizionamenti? Davvero le dichiarazioni di questo Imam sono state un caso isolato?
E’ più opportuno tentare di stigmatizzare e insabbiare queste dichiarazioni, valorizzando una manifestazione che comunque non ha avuto un grande successo in termini di partecipazione, o forse bisognerebbe tentare di approfondire l’argomento?
Noi abbiamo scelto la seconda strada e proprio per questo ci stiamo imbattuti in un documento particolarmente curioso, tra il tragico e il comico. “Le regole sull’utilizzo di una bicicletta da parte delle donne” secondo l’Islam. Regole che si trovano on line sul sito islamqa.info, Islam Question and Answer.
Vi proponiamo la traduzione in italiano, a cura di Francesca Tosca Robicci.
Domande e risposte sull’Islam
152058: Regole sull’utilizzo di una bicicletta o motocicletta da parte delle donne.
Se una donna è una giovane musulmana, e magari non è sposata ed ha un bambino – che deve mantenere – e vive in un paese non musulmano … qual è la posizione da prendere riguardo all’avere una bicicletta per andare a lavorare o in altri posti, se non ha abbastanza soldi per comprarsi una macchina o per persino affittare un appartamento? Durante l’estate è difficile fare lunghi tratti a piedi, quindi lei vorrebbe tanto comprarsi una bicicletta. Quale è la posizione ufficiale riguardo a questo fatto?
Pubblicata il 27 Gennaio 2011
Rendiamo grazie ad Allah.
La donna è obbligata a coprire interamente il proprio corpo di fronte a potenziali partner (non-maharam) con abiti ampi in grado di nasconderne le fattezze. Il principio di base è che è permesso alle donne cavalcare animali, così come le donne possono cavalcare i cammelli e così come era al tempo del Profeta (la grazia e la pace di Allah siano con lui).
Al-Bukhaari (5365) e Muslim (2527), secondo Abu Hurayrah (possa Allah averlo in Gloria), narrano che il messaggero di Allah (la grazia e la pace di Allah siano con lui) ha detto: “Le migliori donne che cavalcano I cammelli sono le donne di Quraysh”.
Alcuni dottori dell’Islam sostengono che alle donne sia proibito cavalcare, eccetto in caso di estrema necessità, come la Jihad o il pellegrinaggio, e adducono come giustificazione il fatto che ciò rappresenti una emulazione dell’uomo, e per questo le donne che lo fanno sono dannate – anche se si tratta di una diceria e non di un fatto provato.
Si dice nel al-Durr al-Mukhtaar: una donna musulmana non dovrebbe cavalcare animali per via di ciò che si riporta sulla dannazione. Questa è vera se si tratta di piacere/tempo libero, ma se si tratta di un bisogno come una campagna, un pellegrinaggio o interessi religiosi per attendere ai quali ella non ha altra possibilità, allora non c’è alcun problema.
Ibn’Aabideen afferma nel suo Haashyah (6/423): la frase “per via di ciò che si dice sulla dannazione” fa riferimento ad una affermazione del al-Dhakheerah “possa Allah dannare le donne che siede su una sella”. Ma al-Madani riporta che non vi è fondamento a tale scomunica, nessuna fonte secondo cui, a parte tale affermazione, il fatto sia stato provato. Ovunque viene riportato: “il messaggero di Allah (la grazia e la pace di Allah siano con lui) maledice gli uomini che imitano le donne e le donne che imitano gli uomini. Nel al-Tabaraani si narra: “una donna passò accanto al Messaggero di Allah (la grazia e la pace di Allah siano con lui) imbracciando un arco ed egli disse” possa Allah maledire le donne che imitano gli uomini e gli uomini che imitano le donne””.
Le parole “ma se si tratta di un bisogno, ecc.” sottintendono che ella debba essere coperta ed in compagnia del marito o di un familiare. Le parole “per interessi religiosi” fanno riferimento ad azioni quali viaggiare per confermare una promessa di matrimonio o per raggiungere la famiglia.
Se una donna utilizza una bicicletta in presenza di uomini c’è la possibilità che una parte del suo corpo venga scoperta e che le sue forme vengano intraviste durante il movimento. Per questa ragione non è ammissibile per ella farlo, eccetto in caso di urgenza o necessità e a condizione che ella indossi comunque abiti che la coprano, inclusi pantaloni e calzini.
Abbiamo chiesto a Shaykh Ibn ‘Uthaymeen (possa Allah aver pietà di lui) quanto sopra, formulando così la domanda: è ammissibile che una donna musulmana che vive in un paese di infedeli utilizzi una bicicletta o una motocicletta indossando il hijab?
La risposta è stata la seguente: “Non credo che sia ammesso, poiché la donna potrebbe andare incontro a dei problemi”.
Al Dr. Hamad al-Hajj al-Kurdi (esparto in al-Mawsoo’ah al-Fiqhiyyah e membro del Comitato Ifta in Kuwait) è stato chiesto “qual è la posizione ufficiale riguardo alle donne che utilizzano una bicicletta nei paesi europei per andare a scuola, a lavoro o a fare la spesa?”.
La risposta:
“Non esiste alcuna ragione per cui una donna non debba andare in bicicletta o utilizzare una moticicletta, purchè ella obbedisca alla legge di indossare un hijab che ne copra completamente il corpo e faccia attenzione ad evitare di mostrare le parti intime nello scendere e salire dal mezzo. Ma a proposito del fatto di utilizzare una bicicletta in luoghi in cui uomini possano vederla, non penso che questo sia accettabile, eccetto casi di necessità o urgenza, poichè di fatto quando una donna utilizza questo tipo di mezzi, ciò che ella copre con le vesti viene inevitabilmente scoperto o fasciato durante i suoi movimenti, poiché ella potrebbe anche cadere e scoprirsi ulteriormente.
Inoltre, tra le condizioni imposte per l’abbigliamento, quando una donna si trova in presenza di uomini che non fanno parte della sua famiglia, dovrebbe essere coperta completamente e con un tessuto spesso che impedisce di vedere attraverso. Il Hijab dovrebbe essere ampio e in grado di nascondere le forme, e dovrebbe essere di un colore spento che non attiri l’attenzione. Non dovrebbe presentare nessun abbellimento o fantasia, e non dovrebbe essere inteso come un ornamento, ma essere indossato allo scopo di coprire. Ciò che ho visto di meglio in questo senso è ciò che viene chiamato Hijab, ma non dico che sia obbligatorio per tutte.
Allah conosce la verità.