Qualcuno nel mondo arabo sa che cosa sta accadendo in Israele? Sappiamo quali sistemi bellici stanno acquisendo o sviluppando le sue forze di difesa? Sappiamo “chi è chi” nei circoli di azione politica di Israele?
La risposta a queste domande è: Non lo sappiamo. Sì, davvero non lo sappiamo, perché allo stato attuale nei media arabi non vediamo o sentiamo molto di Israele. Israele è quasi scomparsa dai titoli e molte persone non considerano più Israele come una minaccia. Questa è una realtà con la quale dobbiamo imparare a convivere.
Il giorno in cui è scoppiata la cosiddetta primavera araba, nei media arabi Israele è diventato invisibile. Gli arabi sono troppo preoccupati dai tanti problemi che affliggono le proprie terre. Sui giornali oggi non leggiamo molto riguardo a Israele o nei media elettronici non vediamo alcun reportage su quel paese del Medio Oriente. Questo non è un caso di improvvisa scomparsa. Dal riferirsi a Israele come “il nemico sionista”, i media arabi hanno cambiato tono chiamandolo “il nemico israeliano”, poi siamo venuti a conoscenza del termine “ostile Israele” e poi è stato indicato come “stato di Israele” e ora Israele è semplicemente scomparso dai media arabi. Sembra non essere più sul nostro radar.
Negli ultimi decenni abbiamo sentito solo di un nemico del mondo arabo: Israele. Ironia della sorte, ci sono state più guerre tra i paesi arabi che tra Israele e gli arabi. È un dato di fatto, le guerre tra il mondo arabo e Israele sono considerate meno gravi rispetto alle guerre tra i paesi arabi e gli scontri all’interno di alcuni paesi arabi. I principali conflitti arabo-israeliani hanno avuto luogo nel 1948, 1956, 1967, 1973 e questi non includono conflitti minori e battaglie, come gli scontri nel sud del Libano. Ma, nel complesso, le guerre erano chiare, la gente sapeva chi fosse chi sul campo di battaglia e le vittime non erano tante come la gente avrebbe poi visto in altre guerre. In aggiunta a ciò le guerre erano brevi. E, per favore, non fraintendetemi, io odio le guerre e anche la perdita di una sola vita conta. Tuttavia questo è un problema diverso.
Resta la domanda: perché Israele è scomparsa dai nostri media? Non fa neanche più parte delle nostre discussioni salottiere. La risposta potrebbe essere che il mondo arabo ne ha piene le mani con questioni interne o è qualcos’altro?
È vero che il mondo arabo ne ha piene le mani con altri problemi, ma ci potrebbe essere un altro motivo per questo. In poche parole, alcuni dei leader arabi hanno usato la questione palestinese solo per ritrarre se stessi come eroi. Ironicamente, Israele è ciò che nel mondo arabo ha inventato tanti eroi finti e dittatori. Basta guardare al libanese Hassan Nasrallah, che ha deviato e distrutto il Libano utilizzando inizialmente propaganda anti-israeliana. Allo stesso modo, abbiamo visto in Egitto Gamal Abdel Nasser, in Siria Hafez Assad e molti altri che sono diventati istantaneamente eroi perché hanno mostrato ostilità verso Israele. Hanno anche (male) utilizzato la miseria palestinese e hanno semplicemente dimenticato di ricostruire i loro paesi e trascurato di migliorare le condizioni di vita delle loro popolazioni.
Ora i media arabi stanno facendo confronti tra le devastazioni causate durante le guerre con Israele e l’attuale scenario regionale, in particolare gli eventi che si svolgono in Siria, un paese in cui è il proprio popolo a causare la sua distruzione. Le persone si chiedono il motivo per cui durante le guerre su vasta scala con Israele non abbiamo mai visto la distruzione di siti archeologici, storici o religiosi. In passato, abbiamo parlato di rifugiati palestinesi, ora abbiamo a che fare con una nuova ondata di profughi provenienti dalla Siria e da altre parti della regione. I media arabi ora non hanno né il tempo né lo spazio per parlare di Israele e di sollevare la questione della Palestina e dei palestinesi.
E non dimentichiamo l’Iran, che non è un paese arabo, ma è ugualmente silenzioso riguardo a Israele. Alcuni anni fa volevano cancellare Israele dalla carta geografica, ma ora nei media iraniani non vi è alcuna menzione di Israele. Forse, a causa del fatto che l’Arabia Saudita ha sostituito Israele come nemico numero uno dell’Iran.
Invece di leggere notizie su Israele, gli arabi vogliono discutere modi per promuovere una migliore istruzione, migliorate le strutture sanitarie, l’uguaglianza sociale e migliori infrastrutture.
Alla fin fine, non importa ciò che scriviamo su Israele, agli israeliani non importa. Sanno che siamo impegnati.
(Traduzione di Diego Ibrahim Manca)
Editoriale di Abdulateef Al-Mulhim per Arab News, quotidiano in lingua inglese pubblicato in Arabia Saudita
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