71 anni sono passati.
Quanto accadde non era un segreto, la morte di uomini, donne e bambini innocenti nelle foibe in modi non diversi da quelli nazisti è però rimasta coperta da un velo di silenzio, fino a pochi anni fa. Il ricordo e l’autocritica, non lo spirito di rivalsa, devono fare breccia da entrambe le parti: vincitori e vinti, slavi e italiani, sinistra e destra. Solo così potremo imparare dagli errori del passato e aspirare a vivere in un mondo migliore.
Fare i conti col passato, capire le ragioni e i torti di tutti: ricordare, punire o perdonare, comunque non tacere e nascondere, perché la memoria delle foibe e quanto ne è seguito è storia da ricordare e insegnare.