E’ una foto terrificante, orribile, crudele quella che sta girando anche in queste ore su internet. Ritrae dei cadaveri di bambini, non censurati (noi, ovviamente, abbiamo voluto oscurarne il viso), uccisi in guerra.
Un’immagine che viola qualsiasi regola deontologica e di buon gusto, oltre ad urtare le sensibilità individuali. Una foto che non dovrebbe circolare, neppure in nome della verità.
Chi la sta condividendo in queste ore ha però un obiettivo ancora più subdolo: strumentalizzare questi bambini uccisi, raccontando il falso.
Purtroppo l’immagine non è un fake, è vera. Ma la notizia che circola contestualmente è una menzogna: quei bambini non sono stati uccisi in seguito a bombardamenti israeliani. Non sono di Gaza e non sono neppure palestinesi.
Identica immagine circolava infatti sul blog del fotografo italiano Sebastiano Nino Fezza. Si riferisce ai massacri di Al Bayda, avvenuti tra il maggio e il settembre del 2013.
Parliamo non di Palestina, ma di Siria, quindi della guerra civile tra i ribelli, tra cui fondamentalisti islamici, e il regime di Assad. Ad Al Bayda, nel maggio 2013, sono morte quasi 250 persone, talune carbonizzate.
Orribili massacri, anche di giovani vite innocenti.
Giusto commuoversi, ingiusto ritrarli e condividere la foto su facebook dando la colpa agli israeliani. Le piccole vittime sono sì arabe e probabilmente islamiche, ma i carnefici sono altri arabi ed altri islamici.