Lettere al giornale

Informazione Corretta ieri e oggi

Da Emanuel Segre Amar presidente del Gruppo Sionistico Piemontese riceviamo e volentieri pubblichiamo

Spettabile Redazione,

C’era una volta un sito molto utile per tutti noi, Informazione Corretta. Ogni giorno si leggevano i principali articoli che riguardavano Israele, con commenti precisi agli articoli di disinformazione. Ultimamente IC ha cambiato completamente politica ed è diventata, poco per volta, una rassegna stampa come ne abbiamo tante. Poco per volta ha iniziato quindi a diffondere articoli pieni di menzogne che venivano pubblicati nei vari quotidiani. A questa nuova politica di IC Deborah Faith, firma storica che, in passato, si occupava di censurare le trasmissioni televisive menzognere nei confronti di Israele, si è rapidamente adeguata diventando un severo censore della politica attuale israeliana, correggendo anche, nelle sue risposte ai lettori, chi scrive alla redazione cercando di assumere una posizione meno schierata. Se penso che il responsabile (almeno di fatto) di IC è il “coordinatore” di associazioni di amicizia con Israele, che si avvale della collaborazione di Giorgio Berruto, firma del giornale HaKeillah di Torino, giornale di estrema sinistra da sempre molto severo verso tutti i governi israeliani, tutto si spiega, ma tutto è anche molto grave.

So che alcune firme autorevoli hanno smesso di collaborare con IC, ma questo, purtroppo, non è sufficiente per arginare il male che tale testata fa. E non mi stupisco che IC aumenti il numero di lettori, come mi scrisse Deborah Faith: basta allinearsi ad una certa politica e il gioco è fatto.

Egr. Dott. Amar,

Informazione Corretta è stata per anni, come sottolinea lei, per chiunque, qui in Italia, abbia a cuore Israele, un prezioso e indispensabile punto di riferimento. Era il luogo dove attingere puntualmente al raddrizzamento delle notizie false su Israele, ovvero era il luogo dove potere trovare quello che veniva nascosto o deformato nell’ambito dell’informazione mainstream. Il merito di ciò lo si deve al fondatore del sito, Angelo Pezzana e alla valida squadra di collaboratori con cui ha saputo valorizzarlo, e occorre qui, soprattutto ricordare il contributo dato da Ugo Volli, per molti anni, firma storica del sito. Detto ciò, è nostro parere che da tempo Informazione Corretta abbia perso in smalto, offrendo, soprattutto, come lei non manca di notare, un florilegio di notizie che non sopperiscono purtroppo a una carenza di analisi politica accurata o approfondita da parte dei suoi collaboratori.

Ogni sito, come ogni quotidiano che si occupi di politica, nazionale o internazionale, sia esso in stampa o in digitale, ha il diritto di darsi in merito la linea editoriale che ritiene. Sulla riforma della giustizia in Israele, tema caldo degli ultimi mesi, Informazione Corretta ha scelto una linea massimalista totalmente antigovernativa e contro la riforma. Si tratta di una scelta del tutto legittima, non è questo il problema, il problema è la modalità con cui tale scelta è espressa, ovvero tramite la mancanza di analisi rigorose, sostituite da impressioni soggettive, pistolotti demagogici, espettorazioni emotive e invettive.

Si può ovviamente essere contrari alla riforma, qui su L’Informale siamo esplicitamente a favore, ma crediamo che, favorevoli o contrari, occorra esserlo con la massima precisione informativa, e nel caso di avversarla, saperlo fare rinunciando all’isteria e all’apocalittismo, ovvero presentando la riforma come un dispositivo eversivo il cui scopo sarebbe quello di condurre Israele a una dittatura.

Può capitare anche ai migliori di rasentare il ridicolo, ma sposarlo come linea editoriale rende solo un pessimo servizio all’informazione in generale.

 

 

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