Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Il romanzo criminale su Israele

Esce oggi tramite le edizioni Lindau “Il Sabba intorno a Israele: Fenomenologia di una demonizzazione” di Niram Ferretti, vicedirettore de L’Informale e nostro collaboratore abituale. Il testo, che si avvale delle prefazioni autorevoli di Federico Steinhaus, anch’egli nostro collaboratore, e di Giulio Meotti è, come già enuncia il titolo, una ricognizione sulle modalità attraverso le quali lo Stato ebraico è diventato oggetto, nelle parole dell’autore, di “un vero e proprio romanzo criminale”, costituitosi nell’arco di cinquanta anni, ovvero dalla vittoria di Israele nella Guerra dei Sei Giorni del 1967.

E’ questo, infatti, l’episodio che ha avviato la macchina del fango della propaganda araba, la quale, all’epoca, poteva contare sul formidabile supporto del più capillare e pervasivo laboratorio di demonizzazione antioccidentale in attività, l’Unione Sovietica.

Da stato neonato che lotta per la propria sopravvivenza contro l’offensiva araba nella guerra del 1948, godendo allora a forni crematori appena spenti, della benevolenza della maggioranza dell’opinione pubblica occidentale, dopo il 1967 Israele verrà sempre meno tollerato, perché troppo forte, troppo sicuro di sé, troppo vincitore.

Oggi, siamo abituati a sentire accostati al nome di Israele termini infamanti come “colonialista”, “razzista”, “genocida”, “nazista”, ed è appunto questa assuefazione alla menzogna, al discredito capillarmente organizzato, uno dei segni peggiori dei tempi che viviamo.

Non è un caso che l’unico stato al mondo che gode di questo sinistro privilegio sia quello degli ebrei.

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