L’azienda francese di cosmetici e prodotti per bellezza L’Oreal l’ha combinata grossa. La scelta di una modella che indossa il velo in qualità di testimonial non si è rivelata felice.
Un eccesso di politicamente corretto, secondo alcuni, anche perché l’hijab serve proprio a celare il capo, quindi gli eventuali effetti positivi dei prodotti per capelli L’Oreal che l’azienda avrebbe voluto pubblicizzare restano ben nascosti.
Ma oltre alle polemiche da bar, c’è qualcosa di peggio: l’azienda francese non si è preoccupata di approfondire le idee della modella selezionata, Amena Khan, fashion blogger musulmana definita con enfasi e retorica “la prima ambasciatrice con il velo islamico per L’Oreal”. Lei è infatti la portavoce di una campagna pubblicitaria volta a dimostrare che i “prodotti L’Oreal sono utili anche per chi non mostra i capelli in pubblico”, presentata così dal direttore generale di L’Oreal Paris UK Adrien Koskas: “L’Oreal Paris UK è orgogliosa ed entusiasta di lanciare una campagna unica e dirompente per il mercato della cura dei capelli, un settore che negli anni precedenti è stato percepito come il cliché della pubblicità di bellezza”.
Tutto molto bello, persino troppo multietnico per essere vero. Ed infatti qualcosa è andato storto. I tweet della modella, ad esempio. Frasi contro Israele, antisioniste per non dire di peggio. La fashion blogger diventata testimonial ha più volte definito Israele stato “terrorista” e “illegale”, riproponendo i tipici feticci linguistici della propaganda araba.
“Ricordatevi: il brutale assassinio di palestinesi si è verificato MOLTI anni prima della formazione di Hamas. Le scuse di Israele sono menzogne sfacciate”. Ha scritto nel luglio 2014, in piena Operazione Margine di Protezione. E nello stesso mese: “Bene, secondo la legge internazionale, Israele è uno stato illegale”, scrisse nello stesso mese.
La modella ha anche idee geopolitiche molto originali, ad esempio sostiene che Israele sia l’unica causa delle tensioni religiose in Medio Oriente: “Per secoli arabi, ebrei e cristiani vivevano pacificamente fianco a fianco in Palestina. Fino alla creazione di Israele”.
Si è spinta anche oltre, negando qualsiasi azione violenta dei palestinesi da cui Israele dovrebbe difendersi: “Difendersi da civili e bambini disarmati? Israele è la quarta potenza militare più forte al mondo. Sveglia”.
In altri tweet ha sostenuto che Israele starebbe illegalmente occupando “terre palestinesi” accusando gli israeliani di “terrorizzare civili innocenti”.
Poi le accuse al premier Cameron: “Sei complice nella fornitura di armi a uno stato terrorista. Hai offerto un sostegno convinto “al genocidio”.