Islam e radicalismo islamico

Il collettore di Hamas in Italia secondo il Dipartimento del Tesoro

Nella mappa delle ramificazioni internazionali di Hamas non poteva mancare l’Europa, dove l’organizzazione terroristica gode di rappresentanze più o meno mascherate in Germania, Austria e Italia.

Un recente rapporto del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, redatto il 7 ottobre del 2024, a un anno esatto dall’eccidio compiuto da Hamas in Israele, ha identificato nell’architetto arabo di origine giordana, Mohammad Hannoun, residente a Genova, il collettore di Hamas per l’Italia.

Secondo il Dipartimento di Stato, Hannoun, dietro il paravento di una ONG da lui fondata, “L’Associazione Benefica di Solidarietà per il Popolo Palestinese” avrebbe raccolto nell’arco di dieci anni 4 milioni di dollari destinati all’ala militare dell’organizzazione jihadista https://www.linformale.eu/il-leader-dei-palestinesi-in-italia-mohammad-hannoun-nella-blacklist-degli-usa-e-di-hamas/.

Hannoun, il quale considera i trucidatori di israeliani del 7 ottobre, “resistenti”, si è presentato sabato scorso a Milano ad una manifestazione propalestinese dove ha lodato i perpetratori della caccia all’ebreo avvenuta ad Amsterdam, esibendo una foto di Yahya Sinwar, il pianificatore dell’eccidio, https://www.linformale.eu/hannoun-sanzionato-dagli-usa-applaude-il-pogrom-di-amsterdam-dal-palco-di-milano/.

A causa di ciò, Hannoun ha ricevuto la notifica del foglio di via dalla Procura di Milano per “istigazione all’odio e alla violenza”, ma ciò non lo ha demotivato. Oggi, durante l’ennesimo corteo propalestinese che si è svolto nella capitale lombarda si è fatto sentire da Torino dove ha partecipato a una manifestazione analoga, affermando che quanto è accaduto non fermerà la sua lotta per la “resistenza” palestinese, ovvero il suo supporto al jihadismo, approfittandone per scagliarsi contro i “giornalisti  corrotti, bastardi e figli di puttana che hanno  preso una parte del mio discorso di sabato scorso”, cioè che avrebbero falsificato il suo messaggio improntato alla pace e alla concordia.

La domanda che sorge spontanea è, come è possibile che un soggetto indicato dal Dipartimento di Stato americano quale collettore di una organizzazione che anche l’Italia considera terroristica, possa liberamente continuare la sua attività di megafono dello jihadismo e di apologeta dell’antisemitismo.

Ci si augura che le autorità competenti prestino l’attenzione dovuta alla segnalazione arrivata da oltreoceano, la quale non perderà di rilievo quando la nuova amministrazione americana guidata da Donald Trump si insedierà il 20 gennaio prossimo.

 

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