Elementi di propaganda

I capisaldi della propaganda

Chi, sano di mente e addetto alla propaganda ne modificherebbe dei capisaldi che funzionano assai bene?

Quello che è accaduto oggi a Gaza, dove 38 camion pieni di viveri sono stati assaliti dalla folla è diventato l’ennesimo atto di accusa contro l’IDF, responsabile secondo Hamas (secondo Hamas…) di avere sparato intenzionalmente sui civili causando la morte di cento di loro. Non sarebbe stato il sovraffollamento della calca a causare i morti, ma l’intento omicida dell’esercito israeliano.

Nel pieno corso della Seconda Intifada, aprile 2002, vi fu a Jenin un combattimento virulento tra esercito israeliano e palestinesi. Gli israeliani vennero accusati di avere ucciso deliberatamente 500 persone, che presto aumentarono esponenzialmente, raggiungendo, secondo la solerte voce di Ahmed Abdel Rahman, allora Segretario generale dell’Autorità Palestinese, l’ordine delle migliaia. Si parlò di genocidio. Prima che le cifre reali dei deceduti venissero rese pubbliche, 53 palestinesi e 23 soldati israeliani, la versione falsa del massacro era stata diffusa con successo.

Lo stesso anno il regista arabo israeliano Mohammad Bakri realizzò un film dal titolo, Jenin, Jenin nel quale i soldati israeliani venivano mostrati come assassini a sangue freddo che sparavano su donne, anziani e bambini. Portato successivamente in tribunale dai soldati reduci dell’episodio, il regista dichiarò che la sua versione dei fatti era “artistica”, ovvero intesa a presentare la “verità palestinese”, in altre parole, a farsi megafono della propaganda.

Il 18 ottobre scorso a Gaza, l’esplosione che aveva causato un incendio all’ospedale Al Ahli, causata da un razzo lanciato male dalla Jihad islamica, venne subito attribuita a un bombardamento volontario di Israele.  I morti, dai presunti 500 annunciati da Hamas, diventarono poco più di  10,  ma prima che fosse resa pubblica la verità dei fatti, la fake news aveva già fatto il giro del mondo.

Hamas ha solo una possibilità di sopravvivere nella Striscia, e questa possibilità è l’interruzione della guerra, senza questa opzione non ha alcuna possibilità di potere avere la meglio sull’esercito israeliano. Per questo motivo, più ci sono morti civili, più Hamas può lucrare sulla pressione internazionale affinché Israele interrompa l’operazione militare conseguenza dell’eccidio del 7 ottobre. Più Israele viene considerato programmaticamente omicida, meglio è.

La presentazione distorta dei fatti e la criminalizzazione di Israele è un elemento fondamentale per riuscire nell’intento.

 

 

 

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