Intervento dell’Amb. Terzi alla Presentazione del libro di Giancarlo Elia Valori – Geopolitica dell’incertezza
Camera di Commercio, 12 aprile 2017
Il rapporto con l’Iran è un aspetto cruciale della nuova politica americana in MO, con riflessi importanti per la Russia, la Turchia, Israele, e nell’insieme dei rapporti con l’Europa e con l’Italia. La conclusione del JCPOA non ha modificato in alcun modo l’atteggiamento dell’Iran. Si è invece manifestata una crescente aggressività degli interventi iraniani, radicalizzando il ruolo di attori “proxy” di Teheran e i conflitti in Siria, Iraq, Yemen, in chiave di preminenza sciita. Propaganda antisemita, appelli a distruggere lo Stato di Israele, contro i valori occidentali sono proseguiti ai massimi livelli della Repubblica Islamica. Il sostegno a organizzazioni terroristiche appare così evidente da indurre il Dipartimento di Stato americano a inserire ancora lo scorso anno l’Iran tra i principali Paesi sponsor del terrorismo internazionale.
L’attuazione iraniana dell’accordo nucleare viene rimessa in discussione dai numerosi test missilistici nonostante siano vietati da risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Gravissime le inadempienze iraniane di convenzioni e trattati riguardanti i Diritti Umani. La situazione si è ulteriormente aggravata durante la Presidenza Rouhani. I più recenti rapporti del Segretario Generale delle Nazioni Unite certificano la gravità delle violazioni iraniane. In rapporto alla popolazione, è il Paese con il più alto numero assoluto di esecuzioni, incluse quelle di minori e di oppositori politici.
Molto sanguinaria è stata sin dagli anni ’80 la repressione degli oppositori politici, con numerose uccisioni perpetrate ancora negli ultimi anni In Iran, in Iraq e in altri Paesi. Il controllo di ampi settori dell’economia iraniana da parte del “Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica”, annoverata nelle liste internazionali delle organizzazioni terroristiche. Operazioni commerciali “inconsapevoli”, espongono assai pericolosamente le aziende che vogliano intraprendere rapporti commerciali con l’Iran, ad un complesso mosaico di misure e norme sanzionatorie, e opportunità in altri Paesi della regione minacciati dall’ aggressione e destabilizzazione dei Pasdaran.
L’8 Marzo scorso Valori scriveva un importante articolo per Bergamonews in cui spiegava la minaccia rappresentata per la sicurezza e gli interessi economici dell’Europa dall’”asse della resistenza tra Iran, Siria e Hezbollah. E’ strano, osservava Valori, come la dipendenza della UE dal commercio internazionale non abbia fatto pensare, ai decisori europei, che chi controlla quell’area tiene tra le sue mani la giugulare del commercio marittimo di tutta la penisola euroasiatica. Ma ormai, la cultura e la sensibilità strategica, nei decisori europei, è pari a zero”. Eppure l’UE aveva dimostrato durante la Presidenza Italiana del 2003 una capacità di reagire gli atroci attentati perpetrati da Hamas e aveva inserito l’organizzazione tra quelle terroriste.
In un’epoca di esponenziale crescita del terrorismo tanto di matrice sunnita che sciita, è urgente la decisione di inserire l’Organizzazione delle Guardie della rivoluzione Iraniana- IRGC- nella stessa lista dall’Unione Europea.
Il Governo Italiano deve sostenere l’iniziativa.Teheran usa il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Iraniana per esportare il fondamentalismo religioso in tutta la regione, e oltre. I suoi comandanti, erano da tempo nella base di Shayrat, bombardata dagli Usa. Come in altre basi in Siria, gli ufficiali dell’IRGC preparano e guidano operazioni di pulizia etnica e massacri. E’ ora che l’Europa e l’Occidente si assumano le proprie responsabilità e interessi irrinunciabili.E’l’importante messaggio di questo ultimo, importante lavoro di Giancarlo Elia Valori.