Da un po’ di tempo, nel panorama politico nazionale, è apparso Vox Italia. Si tratta di un partito anticapitalista, antiantlantista, socialista, il cui principale ispiratore è il “filosofo” Diego Fusaro.
Sul canale YouTube del suddetto partito, Vox Italia Tv, è comparsa un’intervista a Dea, che si autodefinisce “un’artista israeliana di origine italiana e una fervida attivista per la Pace (in particolare fra israeliani e palestinesi) e per i Diritti Umani”.
L’intervista era condotta dal presidente di Vox Italia, Francesco Toscano, un “fusariano” di ferro con tendenze cospirazioniste e una radicata avversione a Israele. In un post su Facebook del 04/06/19, Toscano scrive:
“Oggi con il Corriere esce in edicola una biografia di Lenin. Alcuni accusano il leader russo di ferocia, anche per avere ordinato lo sterminio di tutta la famiglia Romanov, uccisa nel corso di un “rituale” kabbalistico (Blondet ricorda che gli assassini erano 12, come 12 sono le tribù di Israele. Il rabbino russo ha respinto sdegnato questa ipotesi). Nessuno dice però che lo Zar fece impiccare il fratello di Lenin per “sovversione”. Non giustifico la reazione di Vladimir Uljanov detto Lenin ma in parte ne comprendo le ragioni”.
E ancora, in un post del 10/07/17, elogiava il Generale Soleimani:
“Ora che Soleimani ha preso a schiaffi il burattino (“Isis”), si rischia una guerra diretta con i burattinai (Stati Uniti e Israele). Attenzione perchè Soleimani mena…”.
Toscano cita come fonte credibile il noto antisemita Maurizio Blondet, parteggia per la teocrazia iraniana e ammicca alla tesi complottista secondo la quale l’Isis sarebbe una creazione israeliana e americana.
Il soggetto in questione intervistava la sopra citata Dea in merito alla presunta “dittatura” sanitaria in Israele. Quest’ultimo è uno stato piccolo e assediato dal terrorismo, che non può permettersi mesi di lockdown, dunque ha puntato su una massiccia e rapida campagna di vaccinazione. Premesso che, la politica sanitaria dello stato ebraico può essere criticata, essa però non deve tracimare in assurdi paralleli col nazismo come avvenuto durante la conversazione tra Dea e Toscano.
L’intento del colloquio dei due – anche al netto delle posizioni antisioniste di Vox Italia – non era informare sulle misure adottate da Gerusalemme, ma demonizzare Israele come dittatura “paranazista”, che tratta i non vaccinati come la camicie brune trattavano gli ebrei tedeschi. Siamo in presenza del solito dispositivo linguistico teso a delegittimare Israele come “Stato canaglia”.
La pandemia da Covid-19, come tutti i grandi eventi mondiali, catalizza tutte le ossessioni e le fantasie relative agli ebrei. Nelle fasi iniziali del contagio si incolpavano i banchieri ebrei e i sionisti di aver diffuso il virus per depredare le economie nazionali. Poi, si è continuato accusando Israele di aver diffuso il Covid-19 e incolpato la Cina nel tentativo di causare un conflitto tra Washington e Pechino. Ora, si sviluppano paralleli improbabili tra il totalitarismo nazista e le misure anti-Covid.
L’incontro tra il presidente di Vox Italia e l’artista italo-israeliana è stata un piccolo, ma significativo, addensarsi di paranoie antisemite, affermazioni provocatorie e consunte mascherate da “informazione libera”.