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Barcellona e Cambrils: 14 le vittime tra cui due italiani. Forse uccisa una bimba di tre anni

L’attentato terroristico in Spagna è stato evidentemente un evento organizzato. Dopo il furgone contro i pedoni alla Rambla di Barcellona, ci sono stati altri due episodi: il tentato investimento di tre poliziotti ad un posto di blocco e un tentativo di replica, qualche ora più tardi, nella cittadina di Cambrils: anche in questo caso l’obiettivo era investire pedoni, ma i cinque terroristi sono stati neutralizzati e uccisi. A Cambrils però è morta anche una donna, uccisa dai terrorista, che fa salire il bilancio delle vittime a 14.
E’ il momento della spiacevole conta: di sicuro sono morti tre tedeschi e un belga, ma la Farnesina ha comunicato che tra le vittime figurano anche due italiani. Pur non essendo ancora stata rivelata l’identità dei due, ci sono riscontri sulla morte di Bruno Gulotta di Legnano, 35 anni, secondo la testimonianza della moglie schiacciato dal furgone “davanti ai suoi figli”. Lavorava per la ditta informatica Tom’s Hardware che ha pubblicato un necrologio.

Tra i dispersi risulta invece un bimbo australiano di sette anni, Julian Cadman.
Un centinaio in totale i feriti, tra cui 15 molto gravi. Da confermare invece la notizia più macabra: la vittima più giovane sarebbe una bambina di soli tre anni. Un’altra bimba, di sei anni, è invece ricoverata in ospedale in gravissime condizioni.

 

 

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