La leggenda della musulmana moderata di Modena è nata il giorno in cui Chaimaa Fatihi ha scritto una lettera aperta in cui dichiarava di disprezzare i terroristi. La giovane modenese, in realtà, ha poi con il tempo dimostrato di disprezzare sì i terroristi, ma solo quelli dell’Isis. In realtà non ha mai avuto modo di esporre critiche pubbliche a Hamas, Hezbollah, Fratelli Musulmani. Anzi, il contrario.
Questo ha fatto di lei un simbolo dell’integrazione e dell’Islam con cui si può dialogare. Poco importa se ha manifestato contrarietà nei confronti della decisione di Alfano di annullare l’incontro con Al Swaidan, un estremista. Succede, e poi lei giorni dopo ha chiarito di non sapere che avesse assunto alcune posizioni antisemite. Poco importa se ha più volte definito Israele uno stato terrorista e assassino, in fondo questo non fa di lei una estremista. Lo pensano anche alcuni italiani.
Insomma, è anti-Isis, ma non si smarca da Fratelli Musulmani e nemici di Israele. Facciamocelo bastare.
Riunire molti suoi post in un unico screenshot però è un esperimento accattivante. Viene fuori un bel quadretto di una musulmanda davvero moderata. Dal sostegno a Morsi a Erdogan definito mister “semplicità, umiltà, grande cuore”. Senza dimenticare le parole di affetto nei confronti di Israele “stato assassino e terrorista”, “illegale”, cancro del Medio Oriente”, “sionisti assassini”. E guai se Renzi lo definisce il “Paese delle nostre radici e del nostro futuro”, perché la musulmana moderata che lotta contro il terrorismo si inalbera e replica “io non voglio che l’Italia diventi il cancro dell’Europa” e “possa lontanamente assomigliare a qualcosa di così schifoso”. E c’è pur un giudizio curioso sulla laicità francese, che a parere di Chaimaa è “liberticida” e “opprimente” e la Francia “si ritrova questa conseguenza di violenza”.
Insomma, la Francia, come dimostano le stragi del Charlie Hebdo, del Bataclan e dell’Hyperkosher, se le cerca perché è troppo laica e opprimente. La Turchia di Erdogan invece è un modello di “grande cuore”, per non parlare di Morsi e della grande sapienza di Swaidan. Altro che Israele, stato assassino e terrorista che uccide i bambini. E quando Chaimaa contesta Riccardo Pacifici, se la prende coi “Pacifinti” che si focalizzano solo su Hamas (non sia mai, poveri innocenti!), probabilmente non distinguendo il cognome dal sostantivo.
Avete capito il Chaimaa pensiero? Lei scrive anche libri ed è osannata dalla stampa, in quanto musulmana moderata.
