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Accoltellate 4 persone in nuovo attentato nel sud di Israele. Tra le vittime una ragazza di appena 13 anni.

Aggressore ancora in libertà; cinque vittime, due uomini, due donne e una ragazza di 13 anni, hanno subito ferite da moderate a gravi; la folla ha attaccato un beduino scambiato per terrorista,che è stato prontamente condotto all’ospedale Barzilai con ferite leggere per ulteriori trattamenti.

L’aggressione è avvenuta nel sud di Israele, a Kiryat Gat, vicino all’ingresso dello stadio. Una caccia all’uomo è ancora in corso e la polizia ha bloccato le strade della città. Pare, comunque, che l’assalitore si sia rifugiato in un condominio nel quale adesso è intrappolato. Un testimone oculare ha affermato che l’uomo, armato di coltello, indossava jeans e una T-shirt bianca e, al grido di Allahu Akbar, assaltava le vittime.

La ragazza tredicenne è stata pugnalata al petto e ferita lievemente al fegato ed è stata condotta in un reparto pediatrico di emergenza. Una donna di 58 anni è stata accoltellata allo stomaco e al fianco, mentre un uomo di 51 anni al petto e ha subito un’emorragia interna e lesioni al fegato. Una donna di 44 anni è stata ferita al torace e alla testa, e un uomo di 43 anni alla schiena e alle gambe. Tutti sono in condizioni stabili.

Giovedì scorso altri cinque israeliani sono stati uccisi in due attacchi separati; tre persone sono state uccise e altre cinque sono state ferite, speronate da un’auto e in una sparatoria a Gush Etzion, in Cisgiordania. All’inizio di quel giorno, due persone sono state uccise dopo essere state accoltellate a Tel Aviv. Gli assalitori in entrambi gli attentati sono stati arrestati.

Il terrorismo che subisce giornalmente Israele è tale e quale a quello che venerdì scorso ha macchiato di sangue le strade e i locali di Parigi. Ciò che i benpensanti non comprendono è che si tratta della medesima matrice terroristica di stampo islamista e che gli israeliani la subiscono da 70 anni. E mentre il mondo si indigna, colorando con il tricolore francese gli avatar dei social network e cantando la Marsigliese, per gli israeliani neanche una candela o un fiore.

Lisa Piccolo

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