Israele e Stati Uniti

A Hamas basta scomparire

Forse avete sentito dire: la palla è nel campo di Hamas.

“È corretto affermare che la palla è nel campo di Hamas”, ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca John Kirby circa una settimana e mezza fa. Due giorni dopo, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha ripetuto che l’attuale piano per il cessate il fuoco “è una proposta che Israele ha accettato prima e continua ad accettare oggi. La palla è nel campo di Hamas”.

Due settimane dopo le rassicurazioni di Sullivan, la palla resta nel campo di Hamas. In effetti, la palla sembra un po’ troppo comoda nel campo di Hamas. La palla comincia a mettere radici reali nel campo di Hamas. Di questo passo, il Segretario di Stato Antony Blinken potrebbe non riprendersi mai più la palla.

Cosa sta accadendo, esattamente? La risposta è che abbiamo raggiunto il punto di un processo diplomatico simile a un guasto informatico, in cui i numeri semplicemente non vengono più calcolati. Il computer si è impallato.

Le norme su cui si basa la diplomazia non si applicano ad Hamas. Il gruppo le rifiuta. In un normale negoziato, Hamas dovrebbe accettare o respingere l’accordo di cessate il fuoco sottoscritto da tutte le altre parti. Un rifiuto richiederebbe una controproposta: sono tutte cose piuttosto elementari. C’è un periodo di tempo limitato in cui la palla può rimanere nel tuo campo.

Ma a questo Hamas risponde: chi lo dice?

Il conflitto resta bloccato finché Hamas si rifiuta di restituire la palla. Hamas accoglie con favore la morte di palestinesi e israeliani, e il proseguimento dell’operazione israeliana a Rafah probabilmente non rappresenta una minaccia esistenziale per Hamas a meno che l’Amministrazione Biden non cambi la propria posizione. Fino ad allora, Israele è costretto a procedere troppo lentamente per portare a termine il lavoro.

Gli Stati Uniti sono l’unica parte in questi negoziati per il cessate il fuoco che potrebbe cambiare lo stato delle cose da un giorno all’altro. Questo è uno dei vantaggi di essere una superpotenza. Ma Biden non minaccia nemmeno di volerlo fare; perché, quindi, Hamas dovrebbe fare delle mosse improvvise?

Il leader di Hamas Yahya Sinwar non ha inventato questo trucco per fermare il tempo. Lo ha ereditato. Quando Yasser Arafat rifiutò l’intera offerta di statualità presentata da Bill Clinton e Ehud Barak, Arafat non fece una controproposta. Semplicemente se ne andò. E cosa gli  costò? Niente. Meno di un decennio dopo, Ehud Olmert si presentò nuovamente al successore di Arafat, Mahmoud Abbas, con un’altra offerta. Abbas si limitò semplicemente a scomparire.

Naturalmente, mezzo secolo prima del rifiuto di uno Stato da parte di Arafat, gli arabi con cui gli ebrei avrebbero dovuto dividere la terra, fecero lo stesso. Invece di negoziare le linee su una mappa, fu presa la decisione di tentare di uccidere gli ebrei in massa e impossessarsi di tutta la terra. Eccoci qui, dopo tutti questi anni, e nessuna risposta palestinese si è discostata sostanzialmente da quella formula di base.

La differenza è che Arafat e Abbas impararono le loro battute e recitarono la propria parte nel teatro della diplomazia internazionale, almeno in una certa misura. Abbas era sinceramente contrario, per motivi pratici, all’avvio della Seconda Intifada da parte di Arafat. Una rinuncia non sincera alla violenza è sufficiente per convincere militari americani a venire in Cisgiordania e cercare di addestrare le forze di sicurezza palestinesi.

Ma Hamas ha battuto l’Autorità Palestinese di Abbas sul campo di battaglia. E Hamas ha battuto anche il partito Fatah di Abbas alle urne. Quanto vale la legittimità internazionale dell’Autorità palestinese? Meno di zero, per quanto riguarda Sinwar. Tiene in ostaggio degli americani e gli americani non permetteranno nemmeno a Israele di distruggere Hamas definitivamente.

Dopodiché, perché mai qualcuno dovrebbe attenersi nuovamente alle norme della diplomazia internazionale? Perché seguire le mozioni? E perché rispondere in maniera definitiva a un negoziato?

Dopo tutto, cosa faranno Joe Biden, Antony Blinken e Jake Sullivan al riguardo?

Traduzione di Niram Ferretti

https://www.commentary.org/seth-mandel/ghosted-by-hamas/

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