Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Paralimpiadi come le Olimpiadi: nazionale algerina boicotta Israele

Il mancato arrivo della squadra algerina di goalball, che avrebbe dovuto sfidare Israele, ha destato più di un sospetto al Comitato Internazionale Paralimpico (Cip). La sensazione è che gli atleti algerini abbiano voluto boicottare gli avversari, poco credibile la versione fornita dagli algerini secondo cui avrebbero perso l’aereo.
A riportare la notizia è il sito della BBC.
Il goalball, detto anche pallarete, è una sorta di pallamano per non vedenti. Una delle discipline previste dalle Paralimpiadi in svolgimento a Rio de Janeiro.
I sette membri della squadra dell’Algeria giurano di aver perso l’autobus che li avrebbe portati in aeroporto e quindi di non aver potuto prendere l’aereo in partenza per il Brasile. Impossibile, per loro, prenotare un altro aereo perché “in Algeria gli uffici erano chiusi per una festività“.
E così, sono saltati tutti gli appuntamenti: la gara contro gli Usa di venerdì e contro Israele prevista per sabato.

La versione fornita non ha convinto il portavoce del Cip, Craig Spence: “E’ una giustificazione interessante quella che ci hanno fornito. Cinque giorni per arrivare a Rio è un tempo davvero lungo. Io ho perso coincidenze nel passato, e solitamente si arriva nel giro di 24 ore“. Ha commentato ironico, aggiungendo poi “Se, come molta gente crede, questa è una protesta politica prenderemo qualche tipo di provvedimento contro di loro. Potrebbe essere uno schiaffetto, oppure potremmo rimuovere del tutto la squadra di pallarete dal torneo“.

Dal punto di vista sportivo, Usa e Israele si vedranno assegnare il 10-0 a tavolino e i conseguenti tre punti in classifica. Ma il sospetto che Israele sia stato ancora una volta vittima di boicottaggio, in spregio ai valori dello sport e a ciò che rappresentano anche simbolicamente le Paralimpiadi, è forte.
In questo senso ci sono precedenti risalenti alle Olimpiadi di Rio, su tutti il rifiuto da parte del judoka egiziano Islam El Shehaby di stringere la mano all’avversario israeliano Or Sasson, poi medaglia di bronzo, e il rifiuto degli atleti libanesi di salire sullo stesso pullman che trasportava quelli israeliani.
Anche le Paralimpiadi stanno proseguendo sulla stessa linea delle Olimpiadi: i Paesi arabi boicottano Israele. Persino nello sport. E’ un segnale inquietante.
E’ una gran vergogna che la politica si sia infiltrata anche nei Giochi Paralimpici“, ha commentato il capo del Comitato paralimpico israeliano, Danny Ben-Abu.

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