Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Si è dimesso il ministro svedese che considera nazisti gli israeliani

In una Svezia ormai divorata dall’antisemitismo spacciato per antisionismo, non poteva certo destare scalpore un ministro che aveva l’abitudine di paragonare Israele al Terzo Reich. Mehmet Kaplan, ministro dell’edilizia e delle tecnologie, si è più volte fatto notare per prese di posizione di questo tipo. La sua abitudine a definire “nazista” lo stato di Israele non aveva però mai scandalizzato il governo di sinistra in carica né il suo partito, il Miljöpartiet de Gröna, partito Ambientalista i Verdi. E’ un’opinione ormai radicata in una Svezia sì antirazzista e progressista, ma che anche a causa della cospicua immigrazione musulmana ha smesso di considerare antisemitismo e antisionismo forme di razzismo.
Spesso, però, dietro all’antisionismo si nascondono ovviamente connivenze con il fondamentalismo islamista. Ed è così che si scopre che il ministro in questione avrebbe frequentazioni con ambienti islamisti ed estremisti turchi, come gli ultranazionalisti Lupi Grigi, da cui proviene anche Mehmet Ali Agca, l’uomo che ha attentato alla vita del Papa, o l’organizzazione integralista Milli Goerus, che sostiene il governo del presidente Erdogan assumendo posizioni ancora più estreme.
Lo scalpore suscitato dalla notizia ha costretto il ministro a rassegnare le dimissioni. Finché paragonava Israele al regime nazista di Hitler, invece, andava tutto bene.
Anche dopo questo ulteriore scandalo c’è ancora chi prende parzialmente le sue difese. Ad esempio il premier svedese Stefan Loefven, socialdemocratico, che ha commentato: “Io rispetto la sua scelta, l’ho sempre considerato una persona e un uomo politico profondamente legato ai valori umanisti”. Loefven è a capo di una maggioranza socialdemocratica sostenuta in parlamento anche dai Conservatori, al fine di evitare un governo che comprenda anche populisti e xenofobi. Ma sono proprio i Conservatori a criticare il premier, sostenendo che “Il capo del governo ha agito e reagito troppo lentamente in questa grave storia”.

Appurato che, come dice il premier svedese, il ministro che considera nazisti gli israeliani sia “profondamente legato ai valori umanisti”, è altrettanto vero che l’unità d’intenti tra la sinistra svedese e l’estrema destra turca non sembra stupire più nessuno. Men che meno ministri e governi svedesi. Uno dei trait d’union, probabilmente, è proprio l’antisionismo.

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