Il 7 novembre 2015, esattamente un anno fa, nasceva il sito L’Informale. Due giorni dopo, il 9 novembre, la pagina facebook collegata ad esso.
Nelle intenzioni dell’ideatore, L’Informale avrebbe dovuto essere uno spazio di confronto e opinioni su Israele, ma in poco tempo si è trasformato in qualcosa di più in virtù della partecipazione dei lettori e alla spontanea adesione di autori che hanno inviato i loro contributi.
Pur se non sempre aggiornato quotidianamente (il tempo a volte è tiranno), L’Informale è diventato un vero e proprio laboratorio di idee, proposte, discussioni, persino nuove conoscenze e amicizie.
Partito con pochi obiettivi, è diventato uno strumento di approfondimento grazie al quale persino il sottoscritto che ha fondato il sito ha potuto apprendere nuove nozioni su Israele e la sua storia e erudirsi su curiosità inerenti alla cultura ebraica.
Il primo ringraziamento va quindi a tutti gli autori che hanno permesso che questa nuova avventura diventasse in primis uno strumento didattico e utile persino per il fondatore stesso.
Una comunità di amici reali e virtuali, la maggior parte conosciuti proprio grazie a L’Informale è qualcosa che va ancora oltre al progetto iniziale di un semplice sito di informazione su Israele e il Medio Oriente.
Dal punto di vista editoriale, L’Informale dovrà ancora crescere e porsi altri obiettivi, ma dal punto di vista del coinvolgimento la sfida è già stata vinta.
Ci attendono altri anni, insieme a voi autori e a voi lettori, in nome della lotta alla disinformazione e alle bufale, della sfida alla propaganda antisionista e antisemita che pervade soprattutto il web, ma anche in nome dell’amicizia che ormai ci lega e che ci tiene uniti in una vera e propria comunità.
Auguri a L’Informale e grazie a tutti per aver reso entusiasmante questa avventura, che è solo all’inizio e vuole durare ancora a lungo.