La Fifa, Federazione Internazionale di Calcio, ha deciso di multare l’Italia per il comportamento “improprio e discriminatorio” tenuto da alcuni tifosi della nazionale azzurra allo stadio Sammi Ofer di Haifa, durante la partita Israele-Italia valida per le qualificazioni ai Mondiali 2018.
La gara si era disputata lo scorso 5 settembre e durante l’esecuzione degli inni alcuni tifosi italiani avevano fatto il saluto nazista, un gesto che ancor di più in Israele significa spregio nei confronti delle vittime dell’olocausto.
Le fotografie dei tifosi intenti a salutare con il braccio teso alzato avevano fatto il giro del web, scatenando polemiche e aspre critiche.
Qualche giorno dopo, in occasione di Inter-Hapoel Beer Sheva, valevole per l’Europa League, alcuni attivisti filopalestinesi avevano disturbato e bloccato i tifosi israeliani davanti allo stadio San Siro.
La decisione della Fifa, per quanto riguarda Israele-Italia, è arrivata ieri: l’Italia è stata multata di 30.000 franchi svizzeri, che dovranno essere pagati dalla Figc, la Federazione Italiana Gioco Calcio.
In base agli articoli 58 e 67 del codice di disciplina, altre dieci federazioni sono state punite per gli atteggiamenti discriminatori dei tifosi durante le gare valevoli per la qualificazione ai mondiali 2018: tra queste, Albania (50mila franchi), Brasile (20mila) e Argentina (25mila).
Il Cile dovrà invece disputare in campo neutro una partita in casa, oltre pagare una multa di 65mila franchi, a causa dei cori omofobi dei tifosi cileni.
