Avraham Grant, nato nel 1955 nella città israeliana di Petah Tiqwa, è da due anni commissario tecnico della nazionale di calcio del Ghana. Da allenatore, è diventato famoso in tutto il mondo quando ha assunto la guida del Chelsea nel 2008, in sostituzione dell’esonerato Mourinho (di cui era vice) nella seconda parte di campionato. Ha ottenuto i risultati migliori in Champions League, conquistando una memorabile finale poi persa alla lotteria dei rigori contro il Manchester United, in un derby tutto inglese. Un titolo sfuggito per pura sfortuna: indimenticabile il penalty calciato dal capitano Terry, uno dei migliori in campo, che è scivolato al momento dell’impatto con il pallone fallendo la possibilità di consegnare la coppa al Chelsea.
Si può perdere anche così, nel calcio. Grant ha accettato quella sfortunata sconfitta con grande dignità, ma oggi sembra dover scontare un’altra colpa: quella di essere israeliano. Una colpa che la nazionale di calcio algerina non ha intenzione di perdonargli. Secondo i media locali, infatti, l’amichevole Algeria-Ghana prevista per il prossimo settembre è stata annullata proprio per impedire a Grant di calpestare il suolo algerino. L’Algeria ha un buon rapporto con il popolo palestinese, basato perlopiù sulla convinzione di condividere la lotta contro il colonialismo occidentale.
I movimenti anti-israeliani sono molto diffusi in Algeria. Proprio per questo, la presenza di un tecnico come Grant non è gradita.
La notizia è stata riportata anche sul profilo facebook del giornalista Ayman Gada, che ha scritto così: “La nazionale algerina ha annullato la partita amichevole con il Ghana perché si è rifiutata di ospitare l’allenatore israeliano del Ghana, Avraham Grant”.
Alla luce delle sempre più frequenti manifestazioni di solidarietà nei confronti del popolo palestinese organizzate in Algeria di recente, la nazionale teme che l’arrivo di Grant possa far infuriare la popolazione.
Si spera, come sempre, in un ripensamento.
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