Il 29 maggio del 1972, tre membri dell’Armata Rossa Giapponese reclutati dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) hanno attaccato l’aeroporto israeliano di Lod lanciando granate e sparando all’impazzata tra i viaggiatori, ferendo 70 persone e uccidendone 24 (8 israeliani e 16 turisti stranieri). Il partito Fatah, del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, ha recentemente elogiato l’attentato con un post ufficiale sulla propria pagina Facebook in vista della ricorrenza dell’attacco.
“Mille saluti al compagno e combattente giapponese Kozo Okamoto, l’eroe dell’operazione dell’aeroporto di Lod”, recita il post accompagnato da una foto che mostra le pozze di sangue sul pavimento tra i bagagli abbandonati. Munir Jaghob, un funzionario dei media dei Fatah, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di tutte le persone che hanno lavorato per la causa palestinese”.
Il Palestinian Media Watch (PMW), ha documentato numerosi incitamenti di questo tipo ed ha accusato Fatah di portare avanti una politica di “glorificazione dei terroristi nelle ricorrenze dei loro attacchi.”
Durante l’attacco del 1972 all’aeroporto di Lod, due terroristi sono stati uccisi mentre Okamoto è stato arrestato e condannato a 3 ergastoli, ma è stato rilasciato nel maggio del 1985 con l’“accordo Jibril”, dopo soli 13 anni di reclusione, quando Israele ha accettato di liberare 1.150 prigionieri palestinesi (tra cui terroristi assassini) in cambio di tre soldati israeliani che erano stati presi in ostaggio dal FPLP.
Fonte: United with Israel
Traduzione della pagina facebook Padre Gabriel Naddaf in italiano